lunedì 25 giugno 2018

"We all have souls of different ages."

“We all have souls of different ages.”

- F. Scott Fitzgerald; The Beautiful and Damned (via sunsetquotes)

"And sometimes I have kept my feelings to myself, because I could find no language to describe them..."

“And sometimes I have kept my feelings to myself, because I could find no language to describe them in.”

- Jane Austen, Sense and Sensibility
(via books-n-quotes)


"I like people who dream or talk to themselves interminably; I like them, for they are double. They..."

“I like people who dream or talk to themselves interminably; I like them, for they are double. They are here and elsewhere.”

- Albert Camus / The Fall (via bnmxfld)

calm-mysoul:Westsider Books



calm-mysoul:

Westsider Books



magonigrandicomeossibuchi: L'anima, o caro, si cura con certi incantesimi, e questi incantesimi sono...

magonigrandicomeossibuchi:

L'anima, o caro, si cura con certi incantesimi, e questi incantesimi sono i discorsi belli.

Platone



Photo





domenica 24 giugno 2018

Falso quel nome assegnatoci: emigrante

Falso quel nome assegnatoci: emigrante

Falso quel nome assegnatoci: emigrante

Falso quel nome assegnatoci: emigrante

Fabio Viale

Sì, a te, mi rivolgo a te, chiunque tu sia che discetti di migranti e immigrati. Ne abbiamo lette di ogni in questi giorni a proposito di porti chiusi, navi senza permesso di attraccare, migranti. Un crescendo di provocazioni, prevaricazioni, farneticazioni.

T.S. Eliot sosteneva che la vera poesia può comunicare ancor prima di essere capita. Come questa manciata di versi:

Falso quel nome…

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lunedì 18 giugno 2018

afrouif: Willy Ronis     Boris Vian, Paris     c.1956 “Faith...



afrouif:

Willy Ronis     Boris Vian, Paris     c.1956

“Faith can move mountains but let them happily fall down on the heads of other people. What’s the point in moving mountains when it’s so simple to climb over them?”  Boris Vian



mysleepykisser-with-feelings-hid: “Art is how we decorate space, music is how we decorate time.” —...

mysleepykisser-with-feelings-hid:

“Art is how we decorate space, music is how we decorate time.”

— Jean-Michel Basquiat



ceneredirose: “Era una persona con cui si poteva parlare. Forse non si desiderava tanto essere amati...

"I will be your poet, I will be more to you than to any of the rest."

“I will be your poet, I will be more to you than to any of the rest.”

-

Walt Whitman

(via

bookmania

)



"I was a romantic and sentimental creature, with a tendency towards solitude."

“I was a romantic and sentimental creature, with a tendency towards solitude.”

- Isabel Allende (via quotemadness)

"In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine, un ordine segreto…"

“In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine, un ordine segreto…”

-

Carl Gustav Jung

(via

occhietti

)



gualty: Armonia della natura … non trasmette anche a voi un...



gualty:

Armonia della natura …

non trasmette anche a voi un senso di libertà?



electram1: Ho detto alla mia anima di stare ferma,e di stare ad aspettare senza sperare.Perché...

electram1:

Ho detto alla mia anima di stare ferma,
e di stare ad aspettare senza sperare.
Perché sperare sarebbe sperare la cosa sbagliata;
Di stare ad aspettare senza amore.
Perché l’amore sarebbe amore per la cosa sbagliata;
Ma resta ancora la fede.
Ma fede e amore e speranza sono tutte nell’attesa.
Aspetta senza pensare,
perché non sei pronto per pensare.
E allora l’oscurità sarà luce,
e l’immobilità danza.

THOMAS STEARNS ELIOT



domenica 17 giugno 2018

"Falso quel nome assegnotoci sempre trovai: emigrante. Significa esule, si sa. Ma noi esuli non..."

“Falso quel nome assegnotoci sempre trovai:
emigrante.
Significa esule, si sa. Ma noi
esuli non eravamo per libera scelta,
scegliendo altro paese. E non andavamo
in altra terra per restarvi possibilmente per sempre.
Noi fuggivamo scacciati, banditi.
Né è una nuova patria, esilio è la terra
che ci accoglie.
Sostiamo inquieti, possibilmente presso il confine,
qui, in attesa del giorno del rientro,
qui, spiando al di là del confine ogni più piccolo
mutamento, ponendo accese domande ad ognuno
di là venuto, nulla dimenticato, nulla
tralasciando, e anche nulla che sia accaduto
perdonando, nulla perdonando.
Ahi, la quiete dell’ora non ci illude! Sentiamo
dai loro Lager le grida fino a qui.
Noi stessi quasi siamo d’un qualche crimine sospetti,
noi che potevamo passare le frontiere. Ognuno
di noi, che tra la folla va con scarpe sdrucite,
attesta il disonore che nostra terra macchia.
No, nessuno di noi vuol restare.
Non è ancora detta la parola ultima.”

- Bertolt Brecht, Sulla denominazione emigrante da Poesie inedite sull’amore. Poesie politiche e varie (via luomocheleggevalibri)

lauraoosterbeek: The Wren Library, Spring 2018







lauraoosterbeek:

The Wren Library, Spring 2018



Weird Writer Thing #6112

scripturient-manipulator:

Literally grabbing a handful of dirt from one of my pots so I can smell it and describe the scent



"We never leave a library or a bookstore empty handed even when our hands are empty."

“We never leave a library
or a bookstore
empty handed
even when
our hands are empty.”

-

We never leave a library or a bookstore empty handed even when our hands are empty.

Kristen Costello (via kristensnotebook)



"Once, I saw a bee drown in honey, and I understood."

“Once, I saw a bee drown in honey, and I understood.”

- Nikos Kazantzakis (via quotemadness)

"Those years weren’t lost. They simply weren’t the way I’d planned them."

“Those years weren’t lost. They simply weren’t the way I’d planned them.”

- Kurt Vonnegut (via quotemadness)

iosonorockmaballoiltango: Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono: “Perché?” Io oso...

iosonorockmaballoiltango:

Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono: “Perché?”

Io oso sognare cose che non sono mai state e dico: “Perché no?”.


George Bernard Shaw



doppisensi: “Mi trovavo l’altro giorno con una bambina di sette anni che mi faceva vedere i suoi...

doppisensi:

“Mi trovavo l’altro giorno con una bambina di sette anni che mi faceva vedere i suoi lavori. Aveva disegnato dei fiori, ma erano degli stereotipi. Allora le ho detto: “Vieni con me che andiamo a raccogliere qualche fiorellino”. Abbiamo raccolto tre o quattro fiori tra l’erba, poi li abbiamo messi su un foglio di carta e li abbiamo smontati. Quanti erano i petali?, com’erano disposti?, il gambo è dritto o curvo, è liscio o peloso? Come si ramifica, a tre, a due, o a uno? L’osservazione è stata più approfondita possibile. Allora la bambina ha capito subito, perché le ho dato una regola di lettura e ha disegnato un fiore perfetto come le avevo fatto vedere. In un secondo tempo lo potrà fare anche poetico, allusivo, tutto quello che si vuole, ma se prima non si fa questa operazione, non si può arrivare alla seconda. Noi tutti abbiamo avuto un’educazione di tipo letterario per cui traduciamo tutto in parole anche quando con un gesto o con un’immagine sarebbe facile spiegare tutto.”

— Bruno Munari



sabato 16 giugno 2018

iosonorockmaballoiltango: Si scrive perché la morte, si scrive come sera quando l'uomo cerca niente...

iosonorockmaballoiltango:

Si scrive perché la morte, si scrive come sera

quando l'uomo cerca niente nel cielo piovuto,

si scrive perché siamo ragazzi o chi dispera,

o che il miracolo venga, forse venuto,

si scrive perché la vita sia più vera,

qualcosa che c'era, c'è, forse non c'è più.


Franco Loi



iosonorockmaballoiltango: Mio caro, ti scrivo dalle nuvole che mi sembrano un bel tappeto, così...

iosonorockmaballoiltango:

Mio caro, ti scrivo dalle nuvole che mi sembrano un bel tappeto, così dolce che ci si potrebbe camminare sopra. Ma per dove, mah!? … Noi siamo molto legati spiritualmente, come raramente è concesso di esserlo.

Maria Callas, da una lettera a Pier Paolo Pasolini



maramarta: Non scrivertitra i mondi, imponiti allavarietà dei significati, confida nella scia di...

maramarta:

Non scriverti
tra i mondi,

imponiti alla
varietà dei significati,

confida nella scia di lacrime
e impara a vivere.

Paul Celan



"The most important thing we learn at school is the fact that the most important things can’t be..."

“The most important thing we learn at school is the fact that the most important things can’t be learned at school.”

- Haruki Murakami (via quotemadness)

un-belmorir: anaffettivo: “Pensai: questa è la morte, chi cazzo se ne frega dei fiori!” — Il...

un-belmorir:

anaffettivo:

“Pensai: questa è la morte, chi cazzo se ne frega dei fiori!”

Il teatro di Sabbath
Philip Roth

!!



venerdì 15 giugno 2018

"In the small matters trust the mind, in the large ones the heart."

“In the small matters trust the mind, in the large ones the heart.”

- Sigmund Freud (via quotemadness)

"None of my work has met my own standards."

“None of my work has met my own standards.”

- William Faulkner (via quotemadness)

thegetty:A silk textile curtain sewed into this 13th-century...



thegetty:

A silk textile curtain sewed into this 13th-century bible to protect the delicate gold leaf illumination of the Stoning of Jeremiah.



Photo





"I am the usual battlefield of emotions."

“I am the usual battlefield of emotions.”

- Virginia Woolf, froma diary entry written c. October 1926 (via violentwavesofemotion)

cats! not only books! ;)



cats! not only books! ;)



theprovocationofwoodstock: “Harry a pezzi” (Woody Allen,...



theprovocationofwoodstock:

“Harry a pezzi” (Woody Allen, 1997).



"Ciò che sei parla più forte di ciò che dici."

“Ciò che sei parla più forte di ciò che dici.”

- R. Emerson
(via occhietti)


giovedì 14 giugno 2018

"There is a sort of stagnation in my soul. I am not disappointed, I am not tired, I am not depressed,..."

“There is a sort of stagnation in my soul. I am not disappointed, I am not tired, I am not depressed, but simply everything has suddenly become less interesting. I must do something to rouse myself.”

- Anton Chekhov, from a diary entry written c. November 1888 (via violentwavesofemotion)

artist-matisse: Pascal’s Pensees, Henri Matisse Medium:...



artist-matisse:

Pascal’s Pensees, Henri Matisse

Medium: oil,canvas


"La lunga, eterna tensione di una tempesta produce questo effetto: l'attesa interminabile della..."

“La lunga, eterna tensione di una tempesta produce questo effetto: l'attesa interminabile della catastrofe culminante. Ed è fisicamente spossante il semplice avvinghiarsi alla vita in quel tumulto eccessivo.”

-

“Tifone” - Joseph Conrad

…appunto.

(via nuvolebuffe)



Description: Making Representation Obvious

tropesaretools:

criminallynerdy:

tropesaretools:

Sometimes you have to code characters, either because the terms they use to describe themselves don’t exist (like secondary world fantasy), or because they haven’t found the words themselves yet (undiagnosed illnesses and disabilities). But if at all possible, you should make it clear who these people are and own that you’re putting them in the story.

Even if you actively can say that somebody is part of a certain group, you still have to make sure you’re not -washing them in the narrative. Be it whitewashing, straightwashing, abledwashing, or any sort of situation where you say one thing, but the story itself doesn’t reflect that.

Here are some things to consider that will help you make it obvious that…

This character is PoC

Describe:

  • Skin tone (just don’t use food metaphors)
  • Hair texture/colour (especially black hair)
  • Most commonly eaten foods at home
  • Microaggressions
  • Cultural clues that they would have (either assimilated or not, because both will have tells)
  • Their opinion of white people/things outside of their experience

This character is LGBTQA+

Describe:

  • Who they’re attracted to (or lack thereof)/past crushes (or lack thereof)
  • Their circle of friends (seriously, we travel in packs, I know like five straight people)
  • For trans characters: hormones, binders, packers, breast forms, tucking. Also, for more subtle clues, pronoun asking, euphoria at gender affirming things (like them being proud of their particularly dapper, feminine, or ‘I have no idea what gender that is but I like it’ style), dislike of off-gender things (like complaining about somebody getting them something that doesn’t match how they like to present)
  • The actual orientation that they are, for crying out loud
  • Their opinion of straight people/things outside of their experience

This character is disabled

Describe:

  • Their disability. Preferably in the actual labels, or make up your own labels for a secondary world fantasy
  • Any mobility, hearing, or speaking aids
  • Behaviours that come with the disability (ie- stimming such as rocking or flapping for autistic/ADHD people, navigating through appropriately wide paths for wheelchairs/walkers, sitting on one side of the group conversations to make sure their good ear catches it, etc)
  • Levels of aid needed and any accommodations
  • Avoiding things that trip them up (like somebody autistic not wanting to go where it’s crowded, a wheelchair user avoiding curbs, a Deaf person making sure there’s a sign language interpreter at a concert, somebody with celiac avoiding gluten like the plague)
  • Plan cancelling because it’s a bad day, or having to leave early because the environment is bad
  • Medications, doctors, etc, if applicable
  • Self care rituals for after a long day or during a flare up
  • Their opinion of abled people/things outside of their experience

This character is mentally/chronically ill

Describe:

  • Their symptoms, from good to messy, consistently
  • Their energy levels, as many of us use the spoon theory
  • Self care rituals they practice during flare ups or after hard days
  • Medication, doctors, therapies, etc
  • Cancelling plans because a bad day came up, or having to leave early because the environment is bad
  • Triggers and their individual reaction to their triggers
  • Their opinion of well people/things outside of their experience

And so on. These lists are not meant to be exhaustive at all, but they are meant to get you thinking about how you need to go about describing representation.

One thing to note: you can go about establishing representation in one of two ways. Either have the characters noting their differences, or them nothing others’ differences. Neil Gaiman’s Anansi Boys describes white skin when it appears, because within the narrator’s world, black skin is the norm. But others note their own differences. It’s all about their character.

Either one requires a lot of careful thought and sensitivity readers, but both are valid* options for owning** representation.

Followers, feel free to add more!

*Do be aware that some groups are chronically under-represented when it comes to the actual word of their identity. Bisexual people hardly have characters say the word as their identity. Autistic people also hardly have characters say the word as their identity. Be very careful of not having characters talk about themselves if the group is prone to being coded but not explicitly represented

**You have to actually own it and say they’re that when people put all the clues you left together

Thanks for reading! If you liked this content, please consider supporting me on patreon. It’ll get you access to a bunch of cool stuff!

Also make sure to do careful research on the real life struggles these minority groups face. Check and double check your sources. Learn about how to avoid info on these minorities that come from right wing and or Nazi groups. They can and will deliberately give you information that will cause these groups more harm. If you accidentally put information from outdated bigoted sources in your works while trying to portray these groups and you get called out, don’t ignore it. Always listen to legit complaints from the people in these minorities who are passionate about being portrayed respectfully.

Also when you’re writing a trans person, don’t look for information on them from self identifying radfems, terfs, transmedicalists or truscum. They all have misinformation on what it’s like to be transgender. And don’t believe the lie that trans people have to look a certain way to be trans when designing/describing a trans character. Cis passing trans people are a thing.

I hope you don’t mind me adding this addition to your post OP.

Not at all! Source-checking is one of those critical skills you absolutely need when writing marginalized groups.



"When truth is replaced by silence,the silence is a lie."

“When truth is replaced by silence,the silence is a lie.”

- Yevgeny Yevtushenko (via quotemadness)

iosonorockmaballoiltango: “Non posso fare distinzione tra la musica e le lacrime” (Nietzsche). Chi...

iosonorockmaballoiltango:

“Non posso fare distinzione tra la musica e le lacrime” (Nietzsche). Chi non lo capisce istantaneamente non è mai vissuto nell'intimità della musica. Ogni vera musica è sgorgata dalle lacrime, nata com'è dal rimpianto del Paradiso.

Emil Cioran



"Bisogna strapparsi alla propria casa, al calcolo sicuro sul domani o sul dopodomani, e prendere il..."

“Bisogna strapparsi alla propria casa, al calcolo sicuro sul domani o sul dopodomani, e prendere il volo per sé, per un’esigenza interiore, ma non come un uccello, perché gli uccelli seguono le vecchie vie; volar via come vola solo un uomo che lavora, che conosce il ritmo delle possibilità.”

-
[Viktor Šklovskij, L’energia dell’errore, traduzione di Maria Di Salvo, Roma, Editori Riuniti 1984, p. 60] via Paolo Nori
(via yourhandinminethings)


L'anno delle scrittrici

rabolas:

L’anno delle scrittrici

Nell’ormai lontano 2015, il Guardian pubblicò un editoriale in cui la scrittrice inglese di origini pachistane Kamila Shamsie denunciava la discriminazione di genere anche nel mondo dell’editoria (e nel mio piccolo ne ho scritto qui).

Nel suo appassionato articolo Kamila Shamsie lanciò una sfida alle case editrici invitandole a pubblicare nel 2018 (proprio quest’anno) soltanto scrittrici, dodici…

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mercoledì 13 giugno 2018

"A writer is a person who cares what words mean, what they say, how they say it. Writers know words..."

“A writer is a person who cares what words mean, what they say, how they say it. Writers know words are their way towards truth and freedom, and so they use them with care, with thought, with fear, with delight. By using words well they strengthen their souls. Story-tellers and poets spend their lives learning that skill and art of using words well. And their words make the souls of their readers stronger, brighter, deeper.”

- Ursula K. Le Guin
(via wordpainting)


Can you lose your native language?

Can you lose your native language?:

learninglinguist:

Most long-term migrants know what it’s like to be a slightly rusty native speaker. The process seems obvious: the longer you are away, the more your language suffers. But it’s not quite so straightforward.

In fact, the science of why, when and how we lose our own language is complex and often counter-intuitive. It turns out that how long you’ve been away doesn’t always matter. Socialising with other native speakers abroad can worsen your own native skills. And emotional factors like trauma can be the biggest factor of all.

It’s also not just long-term migrants who are affected, but to some extent anyone who picks up a second language.



"Le tue mani calde, morbide scintille, vanamente sfiorano la mia solitudine; il tuo piacere non è per..."

“Le tue mani calde, morbide scintille,
vanamente sfiorano la mia solitudine;
il tuo piacere non è per me che un compito;
il disdegno presiede ai miei favori
Il frutto banale dove diamo morsi
pende al recinto dell'abitudine;
trucco male la mia ebetudine
del fresco carminio di abbandoni.
Senza che io avverta la tua forza,
non stringe che un'assente la tua smania;
il cuore sogna distratto o s'addormenta.
Come una fanciulla i suoi denari,
sul confine del cielo, alcova d'oro,
i miei occhi pensosi contano gli astri.”

- Marguerite Yourcenar
(via kite62)


mikrokosmos: Beethoven - Symphony no.7 in A Major,...



mikrokosmos:

Beethoven - Symphony no.7 in A Major, op.92

The “Apotheosis of Dance” says Wagner, the “Rondo des paysans” says Berlioz…how many listeners feel moved to describe the symphony with poetic imagery? How many love its energy and think of it as a great collection of dances [side note: choreographers have paired dancing with this music and it is not nearly as easy as the comments imply]? Looking at the commentators it’s interesting to see people get clear pictures of peasant dances or bacchanalia and what not while Beethoven writes “Vivace”, “Allegretto”, “Presto”…a reminder that Beethoven was of the classical era and let the music speak for itself. Here it does feel like his most lyrically charged and optimistic symphony, that feels almost free form. The opening shocks us with a huge chord immediately dispelled by a single line, almost like a Haydn inspired musical joke. It becomes a grand introduction to a very lively and “folksy” theme. The life affirming joy of this movement is contrasted by the shadowed allegretto, which is one of the most popular movements of all his music. It is a passacaglia, with a major key B section wedged in it. The opening is a soft stately A minor chord, and then the bass line comes in, a dignified but almost menacing theme. Variations are written overhead with the strings, eventually adding in the winds and brass. The B section is a bit of fresh air, a longing melody, before the passacaglia returns, weaving together a fugato section until the music builds up into a powerful orchestral explosion. The B section returns, the music drifts away. The scherzo opens with an awkward pattern, that is peppered over a triumphant and fun dance. The finale opens with an orchestral rush that chugs forward, emphasizing the power that the entire symphony contains. We shift from celebration to drama and back again, and of course the work ends with a bang.

Movements:

1. Poco sostenuto - Vivace

2. Allegretto

3. Presto - Assai meno presto

4. Allegro con brio



"Il giusto mezzo. Da qualche parte tra il fottersene e creparci. Tra chiudersi a doppio giro di..."

“Il giusto mezzo. Da qualche parte tra il fottersene e creparci. Tra chiudersi a doppio giro di chiave e lasciare entrare il mondo intero. Non diventar duri ma neppure lasciarsi distruggere. Molto difficile.”

-

Romain Gary

(via

occhietti

)



vertiginiestatiche: “La normalità è una strada asfaltata.È comoda per camminarci, ma non vi...

vertiginiestatiche:

“La normalità è una strada asfaltata.
È comoda per camminarci, ma non vi crescono fiori.”

Vincent Van Gogh 



photos-de-france:André Kertész - La salle du restaurant...



photos-de-france:

André Kertész - La salle du restaurant Chartier, Quartier Latin, Paris, 1934.



ruihenriquesesteves:Kavafy’s will, 1923



ruihenriquesesteves:

Kavafy’s will, 1923



L'anno delle scrittrici

L’anno delle scrittrici

Nell’ormai lontano 2015, il Guardian pubblicò un editoriale in cui la scrittrice inglese di origini pachistane Kamila Shamsie denunciava la discriminazione di genere anche nel mondo dell’editoria (e nel mio piccolo ne ho scritto qui).

Nel suo appassionato articolo Kamila Shamsie lanciò una sfida alle case editrici invitandole a pubblicare nel 2018 (proprio quest’anno) soltanto scrittrici, dodici…

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martedì 12 giugno 2018

amoituoiocchineri: “Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta combattendo una dura...

amoituoiocchineri:

“Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta combattendo una dura battaglia.”

Platone



zdmotion: MIDSUMMER A midsummer night’s dream,announces the...



zdmotion:

MIDSUMMER

A midsummer night’s dream,
announces the poster in the window.
To imagine what the world was like,
when Shakespeare wrote it.

~zd

PWS Special - June’s Theme: Reflections

zdspOtted
the other zdmOtiOn blog
zdspOtted a new look on the photography
zdspOtted experimental photography.blog



bampgs: “Oh, piss off, let me enjoy the sun!” by Babis...



bampgs:

“Oh, piss off, let me enjoy the sun!” by Babis Kavvadias



"Literature is doomed if liberty of thought perishes. Not only is it doomed in any country which..."

““Literature is doomed if liberty of thought perishes. Not only is it doomed in any country which retains a totalitarian structure; but any writer who adopts the totalitarian outlook, who finds excuses for persecution and the falsification of reality, thereby destroys himself as a writer…. Unless spontaneity enters at some point or another, literary creation is impossible, and language itself becomes something totally different from what it is now, we may learn to separate literary creation from intellectual honesty.
At present we know only that the imagination, like certain wild animals, will not breed in captivity.””

- Orwell (via lightthroughrain)

la-ragazza-che-ride: Chi sta al caldo può capire chi sta al freddo? Una giornata di Ivan Denisovič;...

la-ragazza-che-ride:

Chi sta al caldo può capire chi sta al freddo?

Una giornata di Ivan Denisovič; Aleksandr Solženicyn



art-mysecondname: Non serve a niente che l'immaginazione abbia le ali se il cuore è una...

art-mysecondname:

Non serve a niente che l'immaginazione

abbia le ali se il cuore è una prigione.

Frida Kahlo



5stationary: “I shall be miserable if I have not an excellent...



5stationary:

“I shall be miserable if I have not an excellent library.” – Jane Austen in Pride and Prejudice



How to Choose the Right Point of View for Your Story

lunedì 11 giugno 2018

"Non c'è nessun vascello che come un libro possa portarci in paesi lontani (…)"

“Non c'è nessun vascello che come un libro
possa portarci in paesi lontani (…)”

-

Emily Dickinson

(via perpassareiltempo)



everything-thing: Feria de Libros Cuesta de Moyano, Madri...



everything-thing:

Feria de Libros Cuesta de Moyano, Madri | Gina



un-belmorir: [ i reading di poesia devono essere una delle...



un-belmorir:

[ i reading di poesia devono essere una delle cose

più dannatamente tristi al mondo,

il conclave dei patiti e delle patite,

settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno

dopo anno,

invecchiare insieme,

recitare per una minuscola combriccola,

che continua a sperare che il suo talento venga

scoperto,

registrare insieme la serata su nastro o disco,

sudare l’applauso

quando in sostanza ci si legge soltanto

uno con l’altro,

a New York non trovano un editore

e nemmeno

a mille miglia di distanza,

ma le recitano e continuano a recitarle

davanti a madri, sorelle, mariti,

mogli, amici, altri poeti

e davanti al pugno di idioti capitati

da chissà dove.

mi vergogno per loro,

mi vergogno che debbano sorreggersi a vicenda,

mi vergogno del loro ego sfarfugliante,

della loro mancanza di fegato.

se sono questi i nostri creativi,

vi prego, vi prego datemi qualcos’altro:

un idraulico sbronzo al bowling,

un novellino che gioca a pallacorda,

un fantino che tiene fino alla fine il cavallo

in corsa,

un barista all’ultima ordinazione,

una cameriera che mi versa il caffè,

un ubriacone che dorme in un portone abbandonato,

un cane che sgranocchia un osso senza polpa,

una scoreggia d’elefante sotto la tenda di un circo,

un incidente d’autostrada alle 6 di sera,

il postino che mi racconta una barzelletta oscena.

qualunque cosa

qualunque cosa

eccetto

questi. ]

Charles Bukowski, i reading di poesia



un-belmorir: “C’è uno stupido dentro di me. Devo approfittare dei suoi errori.” — Paul Valéry

un-belmorir:

“C’è uno stupido dentro di me. Devo approfittare dei suoi errori.”

— Paul Valéry



necton-1:Aspettare è ancora un’occupazione. È non aspettar...



necton-1:

Aspettare è ancora un’occupazione. È non aspettar niente che è terribile.
Cesare Pavese.



thecornercoffeeshop: Library of Stuttgart, Germany



thecornercoffeeshop:

Library of Stuttgart, Germany



soulspleasure: “I hoard books. They are people who do not leave.” — Anne Sexton, A self-portrait in...

soulspleasure:

“I hoard books. They are people who do not leave.”

— Anne Sexton, A self-portrait in letters.



falpao: Nell’eccessiva serietà vedo sempre qualcosa che fa un po’ ridere. (Wislawa Szymborska)

falpao:

Nell’eccessiva serietà vedo sempre qualcosa che fa un po’ ridere.

(Wislawa Szymborska)



domenica 10 giugno 2018

"To avoid criticism say nothing, do nothing, be nothing."

“To avoid criticism say nothing, do nothing, be nothing.”

- Aristotle (via quotemadness)

gladstoneslibrary: You have to take a moment every now and then...



gladstoneslibrary:

You have to take a moment every now and then to take in and appreciate your surroundings.



Good morning Portland! The city of books!

rabolas:

Good morning Portland! The city of books!

Un paio di settimane fa, per motivi che non vi sto a raccontare, ho dovuto prendere un aereo per Portland.
Nel fare il biglietto mi sono reso conto che esistono due Portland negli States. Una è la città più popolosa del Maine, l’altra, la mia destinazione, si trova in Oregon, a sud di Seattle, quasi al confine con il Canada, e, secondo Wikipedia, deve il suo nome proprio alla città del Maine. Non…

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iosonorockmaballoiltango: “—thinking meantime my own thoughts, living my own life in my own still,...

iosonorockmaballoiltango:

“—thinking meantime my own thoughts, living my own life in my own still, shadow-world.”

— Charlotte Brontë, Villette
(via antigonick)



thelastenchantments:Morning light in the library of All Souls’...



thelastenchantments:

Morning light in the library of All Souls’ College, Oxford.



books0977: Birmingham Reference Library, the Reading Room...



books0977:

Birmingham Reference Library, the Reading Room (1881). Edward Richard Taylor (English, 1838-1911). Oil on canvas. Birmingham Museum and Art Gallery.

After the fire of 1879, plans to rebuild the library were approved and the library was rebuilt on the same site by J. H. Chamberlain in a Lombardic Renaissance style with a tall clerestoried Reading Room. At a cost of £54,975 the second Central Library opened on 1 June 1882. Taylor must have been given access prior to the opening for him to execute this painting.



Good morning Portland! The city of books!

Good morning Portland! The city of books!

Un paio di settimane fa, per motivi che non vi sto a raccontare, ho dovuto prendere un aereo per Portland.
Nel fare il biglietto mi sono reso conto che esistono due Portland negli States. Una è la città più popolosa del Maine, l’altra, la mia destinazione, si trova in Oregon, a sud di Seattle, quasi al confine con il Canada, e, secondo Wikipedia, deve il suo nome proprio alla città del Maine. Non…

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sullen-snowflakes: La signora del primo piano è una signora anziana molto garbata, di quelle...

sullen-snowflakes:

La signora del primo piano è una signora anziana molto garbata, di quelle persone che parlano a voce bassa, sempre molto educata. Quelle persone che sembrano dei fantasmi, che vivono col terrore di disturbare, che si muovono delicatamente, quelle che non le senti e non le vedi mai. Ma che quando le incontri hanno sempre delle buone parole per te. Ci riempie sempre di complimenti.

Le persone così sono quelle di cui non ti accorgi, anche quando dovresti.

Sabato scorso stavamo mangiando nel cortiletto della birreria vicino casa, quando l'ho vista passare nell'altra parte della strada con le buste col mangiare per la figlia, curva e silenziosa. Ho mollato tutto e l'ho accompagnata, mi diceva che prepara lei il pranzo anche quando non sono a casa sua. Giorni prima mentre portavo fuori Vi per la passeggiatina pomeridiana, l'ho vista trascinare dei sacconi scuri verso i secchioni dell'immondizia, così l'ho fermata e ci ho pensato io. C'erano dentro le scarpe del marito che è morto, ovviamente non lo sapevo e mi si è stretto lo stomaco, mi son chiesta quanto dovessero essere ancora più pesanti per lei. Potrei raccontarne tanti di episodi simili ma funziona sempre allo stesso modo, la scorgo, le porto le buste della spesa, quelle del mangiare, l'immondizia. Ogni volta lei è titubante per paura di disturbami, ogni volta le ripeto di non farsi problemi a suonarmi alla porta, di prendersi il mio numero di telefono. Ogni volta e ogni volta non chiede mai nulla ma devo essere io ad accorgermi di lei.

Ecco io voglio essere quel tipo di persona che si accorge di loro, di quelli invisibili, di quelli che la gentilezza ce l'hanno nel sangue ma non la pretendono, di quelli che sembrano sparire in mezzo alla caos delle strade e della gente.

Io vi vedo. E sarebbe bello se perdessimo tutti un attimo in più a cercavi in ‘sto mondo che si muove più veloce.



"Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega..."

“Quando i miei pensieri sono ansiosi,
inquieti e cattivi, vado in riva al mare,
e il mare li annega e li manda via
con i suoi grandi suoni larghi,
li purifica con il suo rumore,
e impone un ritmo su tutto ciò
che in me è disorientato e confuso.”

- Rainer Maria Rilke
(via fino-al-di-la-del-tutto)


sabato 9 giugno 2018

myborderland: “Accumulare denaro. Accumulare cognizioni ed esperienze. Accumulare letture di libri....

myborderland:

“Accumulare denaro. Accumulare cognizioni ed esperienze. Accumulare letture di libri. Collezionisti: re della numismatica, ricchi della carta da caramelle. Accumulare glorie: ancora una poesia, ancora una parte. Elenchi di donne. Provviste di ammiratori. Tacche sul calcio del fucile. Accumulare sofferenze: quanto ho patito, quanto ho subìto. Viaggi. Inseguendo luminose sensazioni. Scoperte, conquiste, aumento dell’economia. Chi ha accumulato di più, è ritenuto migliore, più illustre, più colto, più intelligente, più popolare. E in mezzo a tutto questo generale accumulare: – Beati i poveri di spirito.”

— [Andrej Sinjavskij, Pensieri improvvisi, a cura di Sergio Rapetti, Milano, Jaca Book 2014, p. 32] via Paolo Nori



"Pensa a un temporale. Tutti, o quasi, cerchiamo riparo dalla pioggia, ma non per questo siamo tutti..."

“Pensa a un temporale.
Tutti, o quasi, cerchiamo riparo dalla pioggia,
ma non per questo siamo tutti uguali.
Perchè ognuno si ripara a modo suo…..”

- “Vita e destino” -
Vasilij Semënovič Grossman (scrittore/giornalista sovietico)


kvetchlandia: André Kertész     Self-portrait with Still Life of...



kvetchlandia:

André Kertész     Self-portrait with Still Life of Vase & Book, Paris
c.1926



Storia dell’emigrazione italiana.

spaam:

Gli italiani, negli Stati Uniti, hanno ricevuto il secondo maggior numero di lincaggi nella storia del Paese. Primi gli afroamericani. Ma il più grande linciaggio di massa, mai avvenuto nella storia degli USA, è stato proprio a danno degli italiani.

A seguito dell’uccisione del capo della polizia di New Orleans,11 italiani vennero arrestati con l’accusa di aver partecipato al delitto e di far parte della mafia. Appena portati dentro, fuori dal carcere si radunò una folla inferocita e il carceriere, senza pensarci troppo, decise di lasciarli entrare. 

Gli 11 italiani veranno presi e impiccati ai lampioni in strada. I giornali del tempo diranno che “giustizia è stata fatta contro dei briganti.“ 

I linciaggi avvenivano di continuo. Nello statuto del Ku Klux Klan, 5 milioni d’iscritti al tempo, si prevedeva l’eliminazione dei neri, degli ebrei e degli immigrati cattolici, ovviamente italiani in primis.

Gli italiani che non impazziscono, che non vengono linciati o che non finiscono a fare i mafiosi, continuano a lavorare a capoccia bassa, aggrappati a non so bene cosa. E lavorano, lavorano sempre, anche quando non dovrebbero, come durante gli scioperi dei sindacati e così, tanto per farsi la vita ancora più complicata, arrivano a mettersi contro pure i sindacati che li accusano di essere dei crumiri, facendo il gioco dei padroni contro gli operai americani.

Le cose migliorano un po’ con la prima guerra mondiale. Sono migliaia gli italiani che si arruolano per combattere sotto la bandiera degli Stati Uniti. Gli immigrati che oggi vanno a scavare sotto le macerie di un'alluvione in Toscana o dopo un terremoto. Cercano la cosa più importante della loro vita e dei loro figli: l'accettazione di un popolo intero. Nel 1918, però, finita la guerra, l’Italia si ritrova distrutta e indebitata verso gli USA. Per racimolare i soldi, chiede ad ogni italiano di partecipare ad una specie di colletta nazionale. Gli italiani all’estero, soprattutto in America, partecipano numerosi e questo viene visto di buon occhio dagli americani del tempo.

Ma qualche tempo dopo scoppia il caso Sacco e Vanzetti, due commercianti condannati alla sedia elettrica per un omicidio che non hanno mai commesso. Una parte dell’America prova a difenderli, ma non funziona. Gli italiani finiscono di nuovo nell’occhio del ciclone: assassini, briganti, mafiosi, anarchici. Molti di loro, allora, si allontaneranno dalla politica, dai sindacati, almeno fino agli inizi della seconda guerra mondiale.

Il resto lo trovate nel documentario RAI “Storia dell’emigrazione italiana”. https://www.youtube.com/watch?v=8Xd3J0OyHxw&t=604s

Le cose non sono andate meglio in altre parti del Mondo. Il mio amico Daniele, quando lo andai a trovare a Zurigo, dove viveva, mi portò nel quartiere italiano e mi spiegò come il ricongiungimento familiare, negli anni 60, 70, fosse vietato. Gli uomini lavoravano come schiavi e le donne con i bimbi, venivano tenuti nascosti. Lo Stato italiano, con l’appoggio della Chiesa, riuscì a creare delle scuole serali per i bimbi italiani, proprio dentro le parrocchie della città. Il film Pane e Cioccolata è probabilmente uno dei film più duri e crudi di sempre sulla situazione degli immigrati italiani e parliamo di meno di 50 anni fa.

Ora questo lo volevo scrivere da tempo perché essere straniero significa anche sentirsi straniero, una condizione permanente che influisce costantemente sul tuo modo di essere. Per certi versi si dovrebbe parlare (se non proprio legiferare) di una meta-cittadinanza, ovvero di cittadini che non appartengono più al Paese d’origine ed allo stesso tempo non saranno mai cittadini nel Paese ospitante. In compenso avranno sempre il peso di doversi “comportare bene e meglio degli altri” perché non sarai mai più giudicato per la tua singola azione, ma per quella di un popolo intero e il comportamento del tuo popolo sarà il tuo. Gli stereotipi ti precederanno sempre.

La gente non vedrà mai più Abdul, ma un ragazzo arabo, quando gli va bene, oppure un terrorista, un estremista nella maggior parte dei casi. Ma c'è un lato buono in tutto questo ed è il tempo. La contaminazione è inevitabile ed è già in atto. Mangiate sushi come una volta mangiavate polpette, il kebabbaro non è più un posto esotico per pochi eletti, i capelli ve li fate fare dai cinesi e i vostri figli cresceranno con i loro e ai compleanni vi ritroverete a parlare con il papà di Samir, pakistano, e scoprirete che avete più cose in comune con lui che con la metà dei parenti vostri. Il mondo allora non sarà magicamente un posto migliore, ma solamente un posto con qualche stronzo razzista in meno a blaterare di cose insensate.


10 libri che amo perché mi hanno insegnato qualcosa di davvero importante

10 libri che amo perché mi hanno insegnato qualcosa di davvero importante:

lelettere:

Leggete e commentate, se vi va.



e-me-lo-chiami-amore: “Una volta un dromedario, incontrando un cammello, gli disse: “Ti compiango,...

e-me-lo-chiami-amore:

“Una volta un dromedario, incontrando un cammello, gli disse: “Ti compiango, carissimo fratello: saresti un dromedario magnifico anche tu se solo non avessi quella brutta gobba in più”. Il cammello gli rispose: “Mi hai rubato la parola. E’ una sfortuna per te avere una gobba sola. Ti manca poco a essere un cammello perfetto: con te la natura ha sbagliato per difetto.” La bizzarra querela durò tutto un mattino. In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino e tra sé intanto pensava: “Poveretti tutti e due ognuno trova belle soltanto le gobbe sue. Così spesso ragiona il mondo tanta gente che trova sbagliato ciò che è solo differente”.”

— Gianni Rodari



godzilla-reads: All religion, my friend, is simply evolved out...



godzilla-reads:

All religion, my friend, is simply evolved out of fraud, fear, greed, imagination, and poetry.

Edgar Allan Poe

ladies and gentlement: Edgar Allan Poe



"The pages are still blank, but there is a miraculous feeling of the words being there, written in..."

“The pages are still blank, but there is a miraculous feeling of the words being there, written in invisible ink and clamoring to become visible”

- Vladimir Nabokov
(via wordpainting)


venerdì 8 giugno 2018

gladstoneslibrary: “Good books don’t give up all their secrets...



gladstoneslibrary:

“Good books don’t give up all their secrets at once” - Stephen King 



"I like sleep. My life has a tendency to fall apart when I’m awake, you know?"

“I like sleep. My life has a tendency to fall apart when I’m awake, you know?”

- Ernest Hemingway (via sunsetquotes)

"And sometimes I have kept my feelings to myself, because I could find no language to describe them..."

“And sometimes I have kept my feelings to myself, because I could find no language to describe them in.”

- Jane Austen, Sense and Sensibility
(via books-n-quotes)


fortecomeilcasinochehodentro: Dicono i poeti che la disperazione ha sempre nella bocca un...

fortecomeilcasinochehodentro:

Dicono i poeti che la disperazione ha sempre nella bocca un sorriso.

Giacomo Leopardi



"there is no perfect ending. Indeed, there are infinite endings. Or perhaps, once one begins, there..."

“there is no perfect ending.
Indeed, there are infinite endings.
Or perhaps, once one begins,
there are only endings.”

- Louise Glück, from Faithful And Virtuous Night in “Faithful And Virtuous Night”
(via adrasteiax)


pogphotoarchives: Librarian re-shelving books, Santa Fe Public...



pogphotoarchives:

Librarian re-shelving books, Santa Fe Public Library, Santa Fe, New Mexico

Date: 1957
Negative Number 145399



scarligamerluss: A quando risale il primo abuso di un sistema di...



scarligamerluss:

A quando risale il primo abuso di un sistema di telecomunicazione, o di hacking nella terminologia moderna? Secondo questo articolo di Tom Standage, al 1834.

Ovviamente a quell’epoca non c’era Internet e non esistevano i computer, ma la Francia aveva comunque già una propria rete di telecomunicazione nazionale, inaugurata addirittura nel 1794, in piena Rivoluzione Francese: era il telegrafo ottico, composto da catene di torri di segnalazione, piazzate a distanze da 8 a 10 chilometri l’una dall’altra e dotate di un braccio rotante che reggeva due bracci più piccoli alle estremità.

Questi bracci potevano essere orientati in vari modi per comporre un complesso codice di simboli, che venivano trasmessi da una torre all’altra con un sistema molto semplice: l’operatore della torre ricevente guardava con il cannocchiale i simboli mostrati dalla torre trasmittente e poi li ripeteva muovendo i bracci della propria torre. I suoi movimenti venivano visti dall’operatore della torre successiva, che li ripeteva a sua volta, e così via finché il messaggio arrivava a destinazione.

Con questo sistema i messaggi viaggiavano a circa 500 chilometri l’ora, coprendo per esempio la distanza fra Parigi e Lille (230 km) in una mezz’oretta, in un’epoca nella quale l’alternativa più celere, un corriere a cavallo, avrebbe impiegato almeno trenta ore. La Francia costruì una rete di 556 stazioni semaforiche che coprivano circa 4800 chilometri, e altri paesi europei realizzarono reti analoghe.

Visti i vantaggi strategici delle comunicazioni rapide, il telegrafo ottico era riservato ad usi governativi e militari. Napoleone Bonaparte portava sempre un telegrafo ottico portatile nel proprio quartier generale e fece estendere la linea da Parigi a Milano, Torino e Venezia.

Per tutelare la riservatezza dei messaggi veniva usata una forma di cifratura, per cui i telegrafisti non conoscevano il contenuto dei messaggi che ripetevano. Soltanto chi inviava un messaggio e chi lo riceveva potevano decodificarlo. In altre parole, il telegrafo ottico aveva la crittografia end-to-end come ce l’ha oggi WhatsApp. Era Internet in versione steampunk.

Hacker nel 1834

È qui che entrano in scena i fratelli François e Joseph Blanc, due banchieri che operavano sulla borsa di Bordeaux. Assoldarono a Parigi un collaboratore che teneva sotto osservazione la borsa parigina, la più importante e influente di Francia, e passava informazioni sugli andamenti più significativi a un operatore del telegrafo ottico a Tours, sulla linea che trasmetteva i dati fino a Bordeaux.

Siccome la rete telegrafica era solo per uso governativo e un messaggio non autorizzato sarebbe stato immediatamente evidente a tutti, i fratelli Blanc trovarono il modo di annidare i propri messaggi dentro quelli autorizzati: usarono i simboli adoperati per indicare le correzioni.

I due corruppero l’operatore telegrafico a Tours, dandogli istruzioni di commettere degli errori molto specifici nelle trasmissioni, lasciando che si propagassero lungo la linea, e poi di correggerli poco dopo. Gli errori rappresentavano in codice gli andamenti di borsa a Parigi. Un complice che viveva vicino all’ultima stazione lungo la linea, vicino a Bordeaux, prendeva nota degli errori e li riferiva ai fratelli Blanc. In termini moderni, i Blanc usavano la steganografia.

Il sistema consentì ai fratelli Blanc di conoscere gli andamenti parigini (e i loro effetti sulla borsa di Bordeaux) cinque giorni prima dei propri concorrenti locali, visto che la posta da Parigi ci metteva appunto cinque giorni ad arrivare a Bordeaux tramite carrozze trainate da cavalli, e così i fratelli guadagnarono giocando d’anticipo.

Riuscirono a farla franca per due anni, fino a quando il loro operatore complice si ammalò e rivelò tutto il meccanismo a un amico dal quale sperava di farsi sostituire. Ma quando i fratelli Blanc furono smascherati, le autorità si accorsero che non c’erano leggi che vietavano specificamente l’iniezione di messaggi privati nella rete del telegrafo ottico e quindi i due rimasero a piede libero.

via Il primo attacco informatico della storia…nel 1834?



"It is June. I am tired of being brave."

“It is June. I am tired of being brave.”

- Anne Sexton, from “The Truth the Dead Know” (via existential-celestial)

giovedì 7 giugno 2018

ilsessoepositivo:“Socialism never took root in America because...



ilsessoepositivo:

“Socialism never took root in America because the poor see themselves not as an exploited proletariat but as temporarily embarrassed millionaires.”
John Stainbeck



"The best thing is to be alone but not quite alone."

“The best thing is to be alone but not quite alone.”

- Charles Bukowski (via quotemadness)

taleoftheicecat: Armchair Books, Edinburgh April 2018









taleoftheicecat:

Armchair Books, Edinburgh

April 2018



un-belmorir:[ Desidero stringere tra le mie braccia la bellezza...



un-belmorir:

[ Desidero stringere tra le mie braccia la bellezza che non è ancora venuta al mondo.]

James Joyce, un ritratto dell'artista giovane



un-belmorir: [ Questo è l’amaro della vitache solo in duesi può...



un-belmorir:

[ Questo è l’amaro della vita
che solo in due
si può essere felici,
e che i nostri cuori
sono attratti da stelle
che non ci vogliono.
]

Edgar Lee Masters



Meena Kandasamy: ‘The book I give as a gift? The Communist Manifesto’

Meena Kandasamy: ‘The book I give as a gift? The Communist Manifesto’:

proseandpassion:

she sounds like an interesting person …

her two books are reviewed here:

https://www.theguardian.com/books/2017/jul/07/when-i-hit-you-meena-kandasamy-review

and here:

https://www.theguardian.com/books/2014/may/31/gypsy-goddess-meena-kandasamy-review



barcarole:Les Cousins, Claude Chabrol, 1959.





barcarole:

Les Cousins, Claude Chabrol, 1959.



iosonorockmaballoiltango: Sapremmo assai di più della complessità della vita se ci fossimo applicati...

iosonorockmaballoiltango:

Sapremmo assai di più della complessità della vita se ci fossimo applicati a studiare con determinazione le sue contraddizioni, invece di perdere tanto tempo con le identità e le coerenze, le quali hanno il dovere di spiegarsi da sole.

José Saramago, La caverna



mercoledì 6 giugno 2018

ecirtsi: “Stanco di uno strano riposo che è stanchezza svogliato vado ed agisco di un andare che non...

ecirtsi:

“Stanco di uno strano riposo che è stanchezza svogliato vado ed agisco di un andare che non ha scopo di un agire che non ha risultato. E penso senza aver pensieri.”

Cesare Pavese, [7 aprile 1928]



Photo





Writers: Your Skills May Need Time to Catch Up to Your Vision

theliteraryarchitect:

Are you endlessly frustrated with most things you write? Do you find writing difficult, nay, impossible? Do you get the most fabulous ideas, only to find that executing them is incredibly challenging? That’s actually a good sign.

If you’re a new writer, and you have good taste, ambition, and originality, it’s going to take a while for your skill set to catch up to your vision.

If your story is difficult to write, it’s not a sign that you should quit or change your idea. Keep writing, keep reading, keep practicing, keep studying, keep learning, keep writing, keep writing, keep writing.

I repeat: If writing is hard for you, it does NOT mean you are a bad writer. If your story is difficult to write, it does NOT mean your idea is bad.

It means you have a complex vision and you haven’t developed the skills you need to pull it off yet.

Many times, you’ll gain those skills in the very process of writing your story. Other times, you’ll have to put down that story for a few weeks, months, or even years until your skills catch up.

The process can be slow, but your abilities will catch up with your ambition if you keep writing. So keep going forward. It’s cool if you get discouraged: That’s part of the process, too. But please don’t quit.

One more thing: Don’t throw away or delete anything. Keep all your writing, including ideas and first drafts that went nowhere. I have stories I started five years ago that I’m just now able to carry out as I had originally intended. If you get that you didn’t have a bad idea, just a skill you haven’t developed yet, then you’ll be less tempted to throw away your writing in frustration or shame. And in the future when you develop the skills you need, you’ll be really glad you have them to go back to.



fravery:André Kertész, Woman Reading in the Fire Escape Window,...



fravery:

André Kertész, Woman Reading in the Fire Escape Window, Greenwich Village, New York, 1963



bookmania: Biking and shopping for books in Jimbocho. (via...



bookmania:

Biking and shopping for books in Jimbocho. (via thegirlandherbooks//photos91)



iosonorockmaballoiltango: Poichè l'alba si accende, ed ecco l'aurora, poichè, dopo avermi a lungo...

iosonorockmaballoiltango:

Poichè l'alba si accende, ed ecco l'aurora,

poichè, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente

a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,

poichè questa felicità consente ad esser mia,


facciamola finita coi pensieri funesti,

basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto

basta con l'ironia e le labbra strette

e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.


E basta con quei pugni serrati e la collera

per i malvagi e gli sciocchi che s'incontrano;

basta con l'abominevole rancore! basta

con l'oblìo ricercato in esecrate bevande!


Perchè io voglio, ora che un Essere di luce

nella mia notte fonda ha portato il chiarore

di un amore immortale che è anche il primo

per la grazia, il sorriso e la bontà,


io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,

da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,

camminare diritto, sia per sentieri di muschio

sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;

sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita

verso la meta a cui mi spingerà il destino,

senza violenza, nè rimorsi, nè invidia:

sarà questo il felice dovere in gaie lotte.


E poichè, per cullare le lentezze della via,

canterò arie ingenue, io mi dico

che lei certo mi ascolterà senza fastidio;

e non chiedo, davvero, altro Paradiso.


Paul Verlaine



"It is the beginning of summer yet I’m still irrevocably in love with a winter state of mind. I seem..."

“It is the beginning of summer yet I’m still irrevocably in love with a winter state of mind. I seem to never quite leave it behind me, nor do I want to leave it behind me.”

- Anton Chekhov, from a diary entry written c. June 1888 in “Diaries,
(via violentwavesofemotion)


pensierispettinati: “Ho orrore di tutte le verità assolute, delle loro applicazioni totali, dei...

pensierispettinati:

“Ho orrore di tutte le verità assolute, delle loro applicazioni totali, dei loro presunti detentori d’ogni risma. Prendete una verità, portatela con cautela ad altezza d’uomo, guardate chi colpisce, chi uccide, cosa risparmia, cosa elimina, annusatela a lungo, accertatevi che non puzzi di cadavere, assaggiatela tenendola un po’ sulla lingua, ma siate sempre pronti a sputarla immediatamente. L’uomo libero è questo: il diritto di sputare.”

— Albert Camus



martedì 5 giugno 2018

pallinainvisibile:Adorabile pinky Pinky the most lovable cat ;)

"Non i filosofi, ma i taglialegna e i collezionisti di francobolli compongono l'ossatura della..."

“Non i filosofi, ma i taglialegna
e i collezionisti di francobolli compongono l'ossatura della società”

- Aldous Huxley Il Mondo Nuovo (via carminecitro)

falpao: Non disturbare (foto falpao, gatto pugliese)



falpao:

Non disturbare
(foto falpao, gatto pugliese)



rowlingo: Era un po’ curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e...

rowlingo:

Era un po’ curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì.

E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente… dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti uguali, ignari dell'esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi…

                           - George Orwell -



"Grab your coat, leave a note, and run away with me."

“Grab your coat, leave a note, and run away with me.”

- William Chapman (via qvotable)

tylerknott:As Bilbo once sang, the road goes ever on…sometimes,...



tylerknott:

As Bilbo once sang, the road goes ever on…sometimes, that’s the sweetest truth there is.



"Half thinking, half dreaming, happier than words can express."

“Half thinking, half dreaming, happier than words can express.”

- Emily Brontë, from The Collected Works & Poetry; “Wuthering Heights,”
(via violentwavesofemotion)

oldchildrensbooks: Andersen’s Fairy Tales Illustrated by Dugald...



oldchildrensbooks:

Andersen’s Fairy Tales
Illustrated by Dugald Stewart Walker
.1914.

The biggest snowflake became the figure of a woman. She was delicately lovely, but all ice, glittering, dazzling ice.



lunedì 4 giugno 2018

"Either write something worth reading or do something worth writing."

“Either write something worth reading or do something worth writing.”

- Benjamin Franklin (via quotemadness)

"Everybody has a secret world inside of them. All of the people of the world, I mean everybody. No..."

“Everybody has a secret world inside of them. All of the people of the world, I mean everybody. No matter how dull and boring they are on the outside, inside them they’ve all got unimaginable, magnificent, wonderful, stupid, amazing worlds. Not just one world. Hundreds of them. Thousands maybe.”

- Neil Gaiman, The Sandman
(via the-book-diaries)


iosonorockmaballoiltango: Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge...

iosonorockmaballoiltango:

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito… perché la lettura è un'immortalità all'indietro.

Umberto Eco



the-quiet-diary: Stories Books and Cafe in Echo Park. Los...





the-quiet-diary:

Stories Books and Cafe in Echo Park.

Los Angeles, California



"Advice? I don’t have advice. Stop aspiring and start writing. If you’re writing, you’re a writer...."

“Advice? I don’t have advice. Stop aspiring and start writing. If you’re writing, you’re a writer. Write like you’re a goddamn death row inmate and the governor is out of the country and there’s no chance for a pardon. Write like you’re clinging to the edge of a cliff, white knuckles, on your last breath, and you’ve got just one last thing to say, like you’re a bird flying over us and you can see everything, and please, for God’s sake, tell us something that will save us from ourselves. Take a deep breath and tell us your deepest, darkest secret, so we can wipe our brow and know that we’re not alone. Write like you have a message from the king. Or don’t. Who knows, maybe you’re one of the lucky ones who doesn’t have to.”

- Alan W. Watts
(via wordpainting)


wordpainting: theshinigamiwilliamtspears: The Chained Library...



















wordpainting:

theshinigamiwilliamtspears:

The Chained Library at Hereford Cathedral in England

Chaining books was the most widespread and effective security system in European libraries from the middle ages to the eighteenth century, and Hereford Cathedral’s seventeenth-century Chained Library is the largest to survive with all its chains, rods and locks intact.

A chain is attached at one end to the front cover of each book; the other end is slotted on to a rod running along the bottom of each shelf. The system allows a book to be taken from the shelf and read at the desk, but not to be removed from the bookcase.

The books are shelved with their foredges, rather than their spines, facing the reader; this allows the book to be lifted down and opened without needing to be turned around - thus avoiding tangling the chain.

{Sources: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 }

I think I’ve posted this before - but just in case.