lunedì 27 giugno 2016

Brexit ovvero il consenso estorto

Lo so, in genere scrivo di libri e poesia, posto qualche racconto, qualche verso mio. Ma oggi è diverso. Oggi è tempo di Brexit.



C'era una volta la Gran Bretagna

Amo la Gran Bretagna, e amo Lonrdra. La amo dai tempi del dottorato e non riesco a credere che abbia deciso di lasciare l'Europa. Non riesco ad accettare l'idea che Londra sarà un più lontana di quanto lo era prima. Non riesco a persuadermi che il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda si sta per disunire e continuo a sperare che qualche  saggio governante del continente tenda una mano agli amici inglesi e li aiuti a venire fuori da questo incubo, da questa Brexit che nel giro di poche ore è diventata Bregret.

Ci voleva questo psicodramma per capire che dopotutto l'Europa non è così matrigna, in particolare non lo è mai stata con il Regno Unito.
Ci voleva questo psicodramma per smascherare la propaganda, le menzogne di Farage che ha candidamente ammesso davanti alla stampa che la promessa di usare per il servizio sanitario nazionale i soldi versati all'Unione Europea non è realizzabile.

Doveva vincere il Leave per smascherare il bluff di Boris Johnson che, come molti commentatori inglesi hanno notato, aveva l'aria di stare a un funerale, più che a una festa, durante la conferenza stampa post voto. E adesso si scopre che non ha la più pallida idea di cosa fare, che non ha mai pensato a un piano per l'uscita dall'UE.

Come il pifferaio di Hamelin hanno trasformato delle menzogne in miti e hanno persuaso milioni di persone a seguirli, illudendoli che sarebbero stati meglio, sarebber stati più libero e più ricchi, più sicuri. Il risveglio è stato brusco.

Democrazia è informazione

Molti plaudono all'esempio di democrazia che gli inglesi hanno dato chiamando al voto i cittadini su una questione così delicata. Sono d'accordo, ma bisogna anche riconoscere che la chiamata al voto è democrazia se i cittadini sono informati correttamente altrimenti è una buffonata.
Sappiamo cosa sono capaci di dire i politici per raccogliere voti e quanto noi siamo pronti a credere a ciò che vogliamo sentirci dire. E se la campagna elettorale è fatta di menzogne, allora la democrazia è un approfittarsi di tutte quelle persone  che non hanno i mezzi e le occasioni di informarsi in maniera indipendente.

Le vongole alla Brexit

E' illuminante il caso delle vongole di cui scrive La Stampa
Stamane è stato pubblicato un comunicato di un’importante organizzazione agricola. Testuale: «La prima risposta alla Brexit viene dalla riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia che rappresenta una di quelle misure odiose che allontanano i cittadini e le imprese dall’Unione Europea».
La notizia è vera [...] la cornice è tuttavia falsa. Non è la prima risposta del dopo Brexit, visto che la riunione è stata convocata con ampio anticipo rispetto al referendum. E la misura “odiosa” si riferisce ad un atto con cui nel 2006 [...] 
In parole semplici, dieci anni fa l’Europa ha scelto per l’Italia la taglia che era già in vigore in Italia. Poi, davanti alle spiegazioni arrivate da Roma, ha accettato di rivederla.
Riporto la conclusione illuminante di questo articolo
Come questo possa essere “odioso” e “allontanare i cittadini e le imprese dall’Ue” è un concetto di difficile comprensione che, a ogni effetto, contribuisce ad allontanare i cittadini da un’Ue che - c’è bisogno di ricordarlo? - ogni anno versa miliardi di euro nelle tasche degli agricoltori.
Così si alimentano i populismi. Si poteva dire “grazie Europa che ci hai ascoltato e ci hai liberato da un vincolo che gravava su di noi da quasi 40 anni”. Invece no. Così si distrugge anche il bene che, fra tanti errori, i Ventotto hanno fatto insieme. Con quali vantaggi, è difficile immaginarlo. 

Democrazia informata

In medicina i nuovi farmaci prima di entrare in commercio vengono testati su dei volontari per valutarne l'efficacia e la sicurezza. A seconda della fase della sperimentazione, i volontari possono essere sani, o possono essere dei malati. Ma a nessuno di loro si mente sui possibili benefici e gli effetti collaterali di questa nuova terapia. Viene chiesto loro se vogliono partecipare allo studio sulla base di un consenso informato. La parola chiave ovunque è informazione.