tag:blogger.com,1999:blog-16072312110040189822023-11-16T11:53:22.494+01:00at sixes and sevensrabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.comBlogger4743125tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-69088618257301564772022-04-28T18:53:00.001+02:002022-04-28T18:53:33.376+02:00Capitolo 8 - Gemma<p>Capitolo 8 - Gemma del mio #romanzo La cura:<br />
Quando uscii dalla casa di Ada il sole faceva capolino dietro un panno ovattato di nubi e il silenzio mi toccò più di ogni altra cosa</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Quando uscii dalla casa di Ada il sole faceva capolino dietro un panno ovattato di nubi e il silenzio mi toccò più di ogni altra cosa. Il silenzio mi faceva sentire limitata nel mio esserci fisicamente in quel luogo, come se in qualche modo fossi estranea al mio corpo. Avrei voluto andarmene lontano all’istante, e invece ero lì pesante come una pietra, tra onde di solitudine nel vuoto che mi…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="523" data-orig-width="654"><img src="https://64.media.tumblr.com/15b302a86973fcd4a535ef605862977d/f15347cc4f536791-90/s640x960/1e08ff9a29d6e167d242e55ebaa0313d581b3af1.jpg" data-orig-height="523" data-orig-width="654" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/04/28/capitolo-8-gemma/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-16592909876728362242022-04-21T17:51:00.001+02:002022-04-21T17:51:48.471+02:00Capitolo 7 - Grisou<p>Capitolo 7 - Grisou del mio #romanzo La cura:<br />
Non ebbi nemmeno bisogno di suonare il campanello perché il cancelletto che dava su un piccolo giardinetto davanti alla casa era aperto</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Non ebbi nemmeno bisogno di suonare il campanello perché il cancelletto che dava su un piccolo giardinetto davanti alla casa era aperto. Camminai sulle pietre irregolari del vialetto e trovai la porta d’ingresso socchiusa. La spinsi, entrai. Passo dopo passo, mi facevo strada in casa di Ada in religioso silenzio ora che sapevo che il suo appartamento era una specie di memoriale.<br />
<br />
“Vieni!” squillò…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="523" data-orig-width="654"><img src="https://64.media.tumblr.com/15b302a86973fcd4a535ef605862977d/3c66f50a8624280f-50/s640x960/a9b1eb098b5612a2da4ff0cb0d876512f789321d.jpg" data-orig-height="523" data-orig-width="654" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/04/21/capitolo-7-grisou/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-89714367255922200972022-04-14T17:51:00.001+02:002022-04-14T17:51:40.068+02:00Capitolo 6 - La sospensione<p>Capitolo 6 - La sospensione del mio #romanzo La cura:<br />
Era la prima volta dopo tanti giorni che mi vestivo…</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Era la prima volta dopo tanti giorni che mi vestivo per uscire di casa e mi mancò la prontezza di scegliere cosa indossare. Dovetti concentrarmi su ciò che stavo per andare a fare per riuscire a mettere in fila, in una sequenza logica, tutte le azioni necessarie. Mi sentii come i vecchi che riescono con fatica a concludere le piccole cose quotidiane che ci rendono indipendenti.<br />
<br />
Non ci avevo mai…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="523" data-orig-width="654"><img src="https://64.media.tumblr.com/15b302a86973fcd4a535ef605862977d/1aa2bf1a6f2d20d1-03/s640x960/f27b9812be39c3475d1c9a0e8e923036610a64f0.jpg" data-orig-height="523" data-orig-width="654" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/04/14/capitolo-6-la-sospensione/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-22745977222398913482022-04-07T19:51:00.001+02:002022-04-07T19:51:52.627+02:00Capitolo 5 - Il ritorno<p>Capitolo 5 del mio #romanzo La cura:<br />
La mia prima uscita di casa ebbe come meta il terrazzo dove rimasi a farmi schiaffeggiare dall’aria fresca per una buona mezz’ora.</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>La mia prima uscita di casa ebbe come meta il terrazzo dove rimasi a farmi schiaffeggiare dall’aria fresca per una buona mezz’ora. Il sole continuava a splendere, il vento portava odori che non avevo mai sentito prima. Respiravo un leggero sentore di sale. Nel cielo azzurrino lunghe nuvole bianche veleggiavano cambiando dolcemente forma, spinte dal vento.<br />
<br />
Si diceva che l’epidemia, avendo fatto…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="523" data-orig-width="654"><img src="https://64.media.tumblr.com/15b302a86973fcd4a535ef605862977d/725ee09c0e4ff52c-88/s640x960/2c5718dfff027875675598c485f7166fef92c111.jpg" data-orig-height="523" data-orig-width="654" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/04/07/capitolo-5-il-ritorno/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-90033219141493451082022-04-05T10:51:00.001+02:002022-04-05T10:51:15.940+02:00Bulgakov e l'amore per Kiev<p>#Kiev è stata raccontata con amore da #Bulgakov nel romanzo La guardia bianca #StandWithUkraine</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Non sono mai stato a Kiev, ma so che Kiev è stata raccontata con amore da Bulgakov nel romanzo La guardia bianca, con la sequenza di invasioni e assedi, che hanno accerchiato la città nell’inverno del 1918-19, e i loro assurdi orrori.<br />
<br />
Leggere il romanzo è anche immaginare la rete di strade della città che Bulgakov descrive molte volte, con ogni tempo. C’è l’amore per le sue luci e la sua…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="680" data-orig-width="1200"><img src="https://64.media.tumblr.com/057186d4e1c987854245b9daad93baca/1ba029a3c447fb65-40/s640x960/3bc05de49180b7dca6a68d7f7ca96ed3bccfc792.jpg" data-orig-height="680" data-orig-width="1200" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/04/05/bulgakov-e-lamore-per-kiev/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-34225438688446942242022-04-03T10:51:00.001+02:002022-04-03T10:51:55.425+02:00Capitolo 4 - Lei<p>Capitolo 4 del mio #romanzo La cura. Sonia, la protagonista è una giovane donna che ha perso sua madre durante la pandemia</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>I capitoli precedenti<br />
<br />
Capitolo 1 – Il risveglio<br />
<br />
Capitolo 2 – L’olio è stato versato<br />
<br />
Capitolo 3 – I vasi<br />
<br />
Fu di nuovo il lungo squillo del campanello a svegliarmi il quarto giorno. Mi ero addormentata proprio mentre iniziava a fare giorno. La luce bianca, forte del mattino mi aveva spinto a chiudere gli occhi. Da quel momento in poi ero scivolata in un dolce nulla, come immergersi in acque…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="523" data-orig-width="654"><img src="https://64.media.tumblr.com/15b302a86973fcd4a535ef605862977d/ddc3ba05c48ad26d-7d/s640x960/0ee7632ffbaa9462d08f90adf26acbfb48d8557f.jpg" data-orig-height="523" data-orig-width="654" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/04/03/capitolo-4-lei/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-1964756931638089472022-03-05T20:51:00.001+01:002022-03-05T20:51:12.261+01:00<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-78508934356011410212022-03-05T19:51:00.001+01:002022-03-05T19:51:43.800+01:00<figure class="tmblr-full" data-orig-height="1598" data-orig-width="1096"><img src="https://64.media.tumblr.com/0ee7bc05e0ec7542a3de1732220da8fb/d470460c7071a228-39/s640x960/b3d28c9fde783bb859e71070fdbbc7f3e9e85b33.jpg" data-orig-height="1598" data-orig-width="1096" /></figure>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-70790428675299687162022-01-21T09:51:00.001+01:002022-01-21T09:51:34.046+01:00Capitolo 3: I vasi<p>Terzo capitolo del mio #romanzo “La cura”:<br />
“Non le sarebbe piaciuta l’urna in cui l’avevano messa. Scura, lineare, semplice…”</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Non le sarebbe piaciuta l’urna in cui l’avevano messa. Scura, lineare, semplice, senza nessun motivo ornamentale, nessun arzigogolo di spirito, niente che la distinguesse, che la rendesse unica. Era un cilindro, anzi, sembrava quasi un barattolo. Ma non un barattolo allegro come quelli pieni di verdure, pomodori, fagioli; o come uno di quei barattoli colorati, pieni di promesse di dolcezze. No,…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="568" data-orig-width="349"><img src="https://64.media.tumblr.com/5927cdf684f6a0918c7bd764b5400b5f/9f52f265bb03999b-23/s640x960/efbdba8f85b294b5714c903c66fcede631261866.png" data-orig-height="568" data-orig-width="349" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/01/21/capitolo-3-i-vasi/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-86808464146838493392022-01-13T11:51:00.001+01:002022-01-13T11:51:05.657+01:00Capitolo 2: L'olio è stato versato<p>Il secondo capitolo del mio romanzo La cura</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Se ci penso, ancora non me ne faccio una ragione e mi sembra di impazzire. Quando ebbi la forza di trascinarmi al letto e gettarmi sopra come un sacco vuoto nel silenzio rotto dalle sirene delle ambulanze, sentii forte, ancora una volta, la presenza del male: aveva la forma oscura di un vuoto irreversibile. Mia madre era colta, positiva. Sarà una banalità dirlo, ma era piena di vita. Tutti lo…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="568" data-orig-width="349"><img src="https://64.media.tumblr.com/5927cdf684f6a0918c7bd764b5400b5f/d17646608b32cc2b-5f/s640x960/976e84accf18cab8ecb29775673595e3948f11ce.png" data-orig-height="568" data-orig-width="349" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/01/13/capitolo-2-lolio-e-stato-versato/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-43769050403492559522022-01-10T08:51:00.001+01:002022-01-10T08:51:14.165+01:00Baktash Abtin<p><br /></p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Scrivere è una forma di libertà. Le parole hanno il potere di liberarci dalle nostre ossessioni.<br />
<br />
Potremmo discutere a lungo sul significato della parola libertà, noi che viviamo nell’emisfero fortunato di questo pianeta. Ma in altre parti del mondo ci sono persone che pagano ancora con la vita la loro testimonianza di libertà, e fanno di questa semplice parola libertà qualcosa di immenso.<br />
<br />
Per…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="372" data-orig-width="620"><img src="https://64.media.tumblr.com/b80058380d75b68470f0ce9dffcfbd6b/c112d9371be84e6b-cf/s640x960/d0dd74fbddb8073a3bb9d89e828df446d2fa5ff5.jpg" data-orig-height="372" data-orig-width="620" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/01/10/baktash-abtin/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-90548518147624581912022-01-02T12:51:00.001+01:002022-01-02T12:51:26.446+01:00La cura<p>Il primo capitolo del mio nuovo romanzo La cura. Se vorrete lanciarvi nell'avventura di leggerlo capitolo dopo capitolo sul mio blog, allora buona lettura!</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Sì, ho lavorato non poco a questo libro, sempre a spizzichi perché il tempo è quello che è. E a dir la verità non l’ho ancora del tutto concluso.<br />
<br />
Però, con ordine. Ho questo romanzo che non può non parlare della tempesta che abbiamo navigato e da cui stiamo tentando di venire fuori. Pandemia dunque. Il mio romanzo parla di pandemia. Ho deciso però di intitolarlo La cura, e spero sia una buona…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="568" data-orig-width="349"><img src="https://64.media.tumblr.com/5927cdf684f6a0918c7bd764b5400b5f/c02193227ae26da0-bd/s640x960/5889325d1d146296f8ddabf305749a57f67e603b.png" data-orig-height="568" data-orig-width="349" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2022/01/02/la-cura/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-51230448786049291972021-09-27T10:51:00.001+02:002021-09-27T10:51:30.883+02:00Anch'essi un tempo erano uomini<p>In principio furono gli alberi. Anch'essi un tempo erano uomini</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Hermann Hesse credeva che se imparassimo ad ascoltare gli alberi, avremmo il dono di cogliere il senso profondo della nostra esistenza e della nostra vitalità. Il grande dono che gli alberi ci fanno è una specie di musicalità, l’incanto di riuscire ad ascoltare il mondo per capire con singolare saggezza come vivere e come morire.<br />
<br />
In principio furono gli alberi<br />
<br />
Gli alberi erano lì, secoli prima…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="630" data-orig-width="1200"><img src="https://64.media.tumblr.com/9e2c1bf65986190e665a2d1a0d3a798d/87c320acf2f48b83-00/s640x960/2c96996d09c0a058854153f803ec1210060a6c65.jpg" data-orig-height="630" data-orig-width="1200" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2021/09/27/anchessi-un-tempo-erano-uomini/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-57114453450458064152021-09-20T14:51:00.001+02:002021-09-20T14:51:29.564+02:00Anch'io dico la mia sul Green Pass<p>Anch’io dico la mia sul Green Pass</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Sarà perché qualcuno ha tirato in ballo Orwell e la società del controllo che su questa storia del Green Pass ho deciso di spendere anch’io i miei two cents. Non per discuterne l’utilità, del Green Pass. Quel che mi interessa è come filosofi e intellettuali lo vedono, perché mi ha impressionato la goffaggine di Massimo Cacciari nel parlarne, per così dire, in punta di diritto.<br />
<br />
La discriminazione…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="799" data-orig-width="1200"><img src="https://64.media.tumblr.com/0130441ae7463e8659e6f8ac0f21c8b8/58a1400b1ccde7ad-7c/s640x960/221bf2230a8758884589bbaf7414e76ffa7390ec.jpg" data-orig-height="799" data-orig-width="1200" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2021/09/20/anchio-dico-la-mia-sul-green-pass/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-34919121746458488722021-09-13T10:51:00.001+02:002021-09-13T10:51:50.674+02:00Il paradiso del pavone<p>Festival del Cinema di Venezia e mi è capitato sotto gli occhi un titolo cinematografico curioso: Il paradiso del pavone.</p>
<blockquote class="npf_indented">
<p>Festival del Cinema di Venezia e mi è capitato sotto gli occhi un titolo cinematografico curioso: Il paradiso del pavone.<br />
<br />
La trama del film, apparentemente, è semplice. In un giorno d’inverno, Nena riunisce la famiglia per festeggiare il suo compleanno. Ci sono proprio tutti: il marito Umberto; il figlio Vito e sua moglie Adelina con la loro bimba Alma; la figlia Caterina e il suo ex compagno…</p>
</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="397" data-orig-width="615"><img src="https://64.media.tumblr.com/4cb7224415584747e06cbf8a7ccefd28/f414229be9ce20ad-f0/s640x960/27cc969bb8e6d2a740b4ee9b0d829e9682ff461c.jpg" data-orig-height="397" data-orig-width="615" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2021/09/13/il-paradiso-del-pavone/">View On WordPress</a></p>
<br />
<br />
rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-6973676936422212902021-09-06T10:51:00.001+02:002021-09-06T10:51:30.559+02:00La Repubblica delle nuvole<p>Una nube nei cieli di Lviv, ovvero la Repubblica delle nuvole</p>
<blockquote class="npf_indented">Nei giorni scorsi è diventato virale questo video su una nube spaventosa apparsa nei cieli di Lviv, in Ucraina.<br />
<br />
Tecnicamente, è stato spiegato, si tratta di una cosiddetta shelf cloud, una particolare nube, molto bassa, dalla forma arcuata che a volte precede un temporale. Niente di strano, se non l’effetto catastrofista da fine del mondo che si ha osservando il video.<br />
<br />
Una questione di…</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="694" data-orig-width="1045"><img src="https://64.media.tumblr.com/afa2348b72b5a773178aac16280cfff4/4e90308b20298e13-35/s640x960/61b54e2922a794230421fac3c08d51ca295233a7.jpg" data-orig-height="694" data-orig-width="1045" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2021/09/06/una-nube-su-lviv/">View On WordPress</a></p>
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rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-67384614498332676212021-08-30T11:51:00.001+02:002021-08-30T11:51:55.578+02:00Il mistero della scomparsa di Federico García Lorca<p>Il mistero della scomparsa di Federico García Lorca</p>
<blockquote class="npf_indented">Cinque anni prima il 1941, l’anno terribile di Marina Cvetaeva, precisamente all’alba del 19 agosto 1936 Federico García Lorca venne fucilato da una milizia franchista e poi sepolto in una fossa anonima, da qualche parte fuori Granada. Le sporadiche ricerche che sono state fatte per individuare i suoi resti non sono mai andate a buon fine. Anche di Marina Cvetaeva non ci rimane una tomba. Non è…</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="420" data-orig-width="800"><img src="https://64.media.tumblr.com/e1f85db70f3c6dab6179b9e1a13bdb62/050a08c7dc5ab262-41/s640x960/9a0214d0ac7f37df5343d7ed64808934d613833d.jpg" data-orig-height="420" data-orig-width="800" /></figure>
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<p>A book is a perfect gift</p>
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<p>Because Fritz Lang & Metropolis</p>
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<p style="">To all writers</p>
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<blockquote>
<p><a href="http://www.millieclinton.tumblr.com/ask">If you can guess which city this bookshop is in, I’ll promote you to 6,000+ </a></p>
</blockquote>
<p>The Chaucer Bookshop in Carterbury, UK</p>
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rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-64297031362773546812021-08-23T14:51:00.001+02:002021-08-23T14:51:17.698+02:00<p><a class="tumblr_blog" href="https://quantummechanics.tumblr.com/post/655036134970343424/constellations-zoom-in">quantummechanics</a>:</p>
<blockquote>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="1012" data-orig-width="2048"><img src="https://64.media.tumblr.com/fff3f5f97900f246c3f4cc4c565019d6/6b3d7468461b022b-c2/s640x960/410a4c31297033c279d9f8633f1f611a8df27fe0.jpg" data-orig-height="1012" data-orig-width="2048" /></figure>
<p>Constellations</p>
<p>- Zoom in!</p>
</blockquote>
<p>Forse perché era sola e la notte le metteva tristezza, Nhi si fermò un istante a guardare il cielo che sembrava un mare cupo. A volte non è questione di stelle, ma del punto esatto in cui cade il desiderio. La notte scivolava lontano e aveva il ritmo precipitoso che arrivava di là dal muro, dal Boulevard Périphérique. La notte, se non dormi, l’ascolti.</p>
<p>La Strada, da <a href="https://www.amazon.it/Non-tutti-vagabondi-hanno-perso-ebook/dp/B083C2M3RN">Non tutti i Vagabondi hanno perso la via</a></p>
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rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-83103896371631857062021-08-23T12:51:00.001+02:002021-08-23T12:51:06.628+02:00<p><a class="tumblr_blog" href="https://prosepluspassion.tumblr.com/post/660300816732831744/just-picked-up-from-a-book-exchange-a-year-of">prosepluspassion</a>:</p>
<blockquote>
<p><a class="tumblr_blog" href="https://prosepluspassion.tumblr.com/post/659891570131255296/id-recommend-lucy-mangans-memoir-bookworm">prosepluspassion</a>:</p>
<blockquote>
<p><a class="tumblr_blog" href="https://impossiblelibrary.tumblr.com/post/659888939092606976/how-to-fall-in-love-with-reading-again">impossiblelibrary</a>:</p>
<blockquote>
<h1>How to fall in love with reading again:</h1>
<h1>Grab a book that romanticizes reading and books:</h1>
<p>Ship of Theseus (or S by J.J. Abrams and Doug Dorst)</p>
<p>I Will Judge You Buy Your Bookshelf by Grant Snider</p>
<div class="npf_row">
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="245" data-orig-width="205"><img src="https://64.media.tumblr.com/d5562c95d289c2b358a8af4ba347b499/fc56a4630ee6abff-66/s640x960/c23342f3627e9e993a8d39d0eea718ce67d962d1.png" data-orig-height="245" data-orig-width="205" /></figure>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="278" data-orig-width="182"><img src="https://64.media.tumblr.com/d10a505f1cc36cd6bca9ef3e39ed01ae/fc56a4630ee6abff-5f/s640x960/8e7860d998b43469e6511c43d4a621d48d983748.png" data-orig-height="278" data-orig-width="182" /></figure>
</div>
<p><i>Anyone else have book suggestions that romanticize the written word?</i></p>
</blockquote>
<p>I’d recommend Lucy Mangan’s memoir Bookworm.</p>
<p>Also, Viv Groskop: The Anna Karenina Fix</p>
</blockquote>
<p>just picked up from a book exchange: A year of reading from home</p>
<p>Howards End is on the landing</p>
<p>by Susan Hill</p>
</blockquote>
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rabolashttp://www.blogger.com/profile/04461245218415555298noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1607231211004018982.post-19648927507560637832021-08-23T10:51:00.001+02:002021-08-23T10:51:10.137+02:00L'estate di Marina<p>L'estate di Marina. A 80 anni dal suicidio, gli ultimi versi della grandissima poeta russa</p>
<blockquote class="npf_indented">Così è il mondo. E io lo amo il mondo. Desidero divorarlo tutto, pezzo a pezzo. A volte questo desiderio mi consuma così tanto che il giorno dopo il cuore non batte quasi affatto.<br />
<br />
In questi giorni di ottanta anni fa, il 31 agosto 1941 per la precisione, moriva Marina Cvetaeva, suicida. In una lettera a lei indirizzata nell’estate del 1926, Boris Pasternak le scriveva di amare il mondo. Avrebbe…</blockquote>
<p><br /></p>
<figure class="tmblr-full" data-orig-height="320" data-orig-width="640"><img src="https://64.media.tumblr.com/91a0d773a5bf122b7714072a07d4b656/167f42112bdbadc9-5d/s640x960/2ff4c6751ade0084351f6b9e47f5bba6db131c24.png" data-orig-height="320" data-orig-width="640" /></figure>
<p><a href="https://litteratti.wordpress.com/2021/08/23/lestate-di-marina/">View On WordPress</a></p>
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<p>A dreamlike vaccination hub at the Castello di Rivoli, near Torino ;)</p>
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