La poesia attraversa la terra in solitudine,
appoggia la sua voce sul dolore del mondo
e niente chiede
– nemmeno parole.
Arriva da lontano e senza orario, non avverte mai;
ha la chiave della porta.
Entrando si sofferma sempre ad osservarci.
Poi apre la sua mano e ci offre
un fiore o un ciottolo, qualcosa di segreto,
ma tanto intenso che il cuore palpita
troppo veloce. E ci svegliamo.
Eugenio Montejo
domenica 12 marzo 2017
iosonorockmaballoiltango: La poesia attraversa la terra in solitudine, appoggia la sua voce sul...
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