Dacci crani di brace
crani bruciati dai fulmini del cielo
crani lucidi, crani reali
e attraversati dalla tua presenza.
Facci nascere ai cieli del di dentro
crivellati da voragini in tempesta
e che una vertigine ci attraversi
con un'unghiata incandescente.
Saziaci abbiamo fame
di commozioni inter-siderali
versa lava astrale
al posto del nostro sangue.
Staccaci. Dividici
con le tue mani di braci taglienti
aprici quelle strade brucianti
in cui noi si muore più lontano della morte
Fa vacillare il nostro cervello
dentro la propria scienza
e strappaci l'intelligenza
con artigli di un tifone nuovo.
Antonin Artaud
La poesia visionaria di Artaud
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