“Paul Eluard si sentì solitario, oscuramente solitario, come un abbandonato esploratore cieco. Non conosceva nessuno, non gli si aprivano le porte. Gli cadde addosso la vedovanza; si sentiva lì solo e senza amore. Mi diceva: «Abbiamo bisogno di vedere la vita in compagnia, di partecipare a tutti i frammenti della vita. È irreale, è criminale la mia solitudine».
Chiamai i miei amici e lo costringemmo a uscire. A denti stretti lo portarono a percorrere le strade del Messico e in una di quelle svolte incontrò l'amore, con il suo ultimo amore: Dominique.”
- Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto (ricordando l'amico Paul Eluard)
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