“Mi sono addormentato sul davanzale. Mi sveglio per il sole che splende attraverso il vetro brunito, un caldo sole pomeridiano. Ancora in una terra di nessuno tra il sonno e il pomeriggio, prima di tornare in me, scioltezza e leggerezza, tutta l'imponderabilità del corpo infantile. Svegliandomi invecchio in pochi attimi. Un dolore mi paralizza la schiena, la gamba mi si è informicolata. La luce dell'inizio di settembre, le prime foglie cadute, il timore che qualcuno sia passato per la strada e mi abbia visto.”
- Georgi Gospodinov, Fisica della malinconia - Ritorno nella cittadina di T. “Metafisica del pulviscolo” (via somehow—here)
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
Nessun commento :
Posta un commento