martedì 26 gennaio 2016

It's the books, stupid! Libri a Central Park

Rieccoci, in questa New York che oggi 26 gennaio sta tornando ai rumori ed ai ritmi usuali; il silenzio ovattato sceso sulla città con la neve sciolto nelle corse delle macchine, dei bus e della metro.
Ci eravamo lasciati da Rizzoli, la nuova sede un po' impersonale; non quella dalle atmosfere calde che abbiamo conosciuto nei film. Forse impararemo ad amare anche questa libreria, perché dopotutto è solo questione di abitudine e di tempo. 

Non so se a voi fa lo stesso effetto, ma a me in una città piace quel qualcosa che rompe l'uniformità di strade e case, case e strade; come la vista di un parco che si apre tra le vie.
Mi dà la sensazione di essere finalmente arrivato da qualche parte.Tutti, anche se stanno a New York solo per poco, prima o poi finiscono per arrivare a Central Park. 

Il binomio parchi e libri è come dire caffé e sigaretta, cinema e automobili, teatro e Shakespeare, due parole che si attraggono al di là di ogni ragionevole sensatezza. 
Ed eccoci allora a Central Park, con il desiderio di rilassarci un po' in mezzo alla natura - quella che si può trovare in una città - e con niente da fare se non sedersi sull'erba.
Il minimo è che dopo un po' vi venga in mente che dovreste andare giù fino allo Strand vicino a Union Square a comprarvi qualcosa da leggere a buon prezzo... che so Middlesex di Jeffrey Eugenides. 

Se decidete di lasciare Central Park sul lato di Sud-Est, verso la 59-esima strada e la Quinta Avenue, per andare verso la metro, con la coda dell'occhio, in direzione della 60-esima strada, in lontananza si intravedono delle forme familiari.

E man mano che vi avvicinate, se vi lasciate prendere dalla curiosità, riuscite anche a decifrare una scritta -   18 mile of books - e banchetti, una distesa di banchetti con tanti libri. 

Non è un miraggio, è il chiosco dello Strand, dove, non trascurabile, si può trovare Jeffrey Eugenides a 7 dollari. Non male, vero?

Ok, adesso vi devo confessare che oggi 26 gennaio quello che vi ho raccontato è solo un sogno. Oggi c'è neve ovunque e all'angolo tra la 60-esima e la Quinta Avenue i chioschetti non ci sono ed è inutile girare attorno nei paraggi come un cane che ha perso il padrone.  Lo Strand apre i suoi chioschetti con l'arrivo della primavera. Da aprile a dicembre. Una ragione di più per aspettare impazienti che passi l'inverno.


It's the book stupid

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