“Ci sono giorni in cui vorrei soltanto andare via e venire a Parigi, sentire come tu afferri le mie mani e mi tocchi con i fiori e di nuovo non sapere da dove vieni e dove vai. Per me tu vieni dall'India o da un paese ancora più remoto, scuro e bruno, per me tu sei il deserto e il mare e tutto quanto è mistero. Ancora non so nulla di te e per questo spesso ho paura per te, non riesco a immaginare che tu debba fare le stesse cose che facciamo qui noi altri, dovrei avere un castello per noi e portarti da me, perché lì dentro tu possa essere il mio incantato Signore, tappeti molti avremo e musica e inventeremo l'amore. […]
A metà agosto sarò a Parigi, solo per qualche giorno. Non chiedermi il motivo, lo scopo, ma stammi vicino per una sera, oppure due, tre… Portami a passeggio lungo la Senna, ci soffermeremo a guardare così a lungo nelle acque finché non saremo diventati dei pesciolini e ci riconosceremo.”
- Ingeborg Bachmann ventitreenne a Paul Celan (da Troviamo le parole)
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