un trasmissione del virus da animali-uomo. I 4 pazienti sono stati esposti, per motivi lavorativi, al contatto con pollame: uno era un cuoco, un secondo ha macellato polli e due hanno comprato carne di pollo in uno dei tanti mercati cinesi in cui il pollame viene macellato sul posto. Ciascuno di loro ha sviluppato i sintomi dell'influenza H7N9 tra i 3 e gli 8 giorni dopo il contatto con il pollame.
Osservando la curva epidemiologica dell'infezione, la diminuzione nel numero di nuovi casi
è immediatamente successiva la chiusura dei mercati a Shanghai, Nanjing e Hangzhou avvenuta a metà aprile.
Credits: Bloomberg
In metà dei casi osservati, i sintomi sono comparsi a 6 giorni dall'infezione. Questo significa che la chiusura dei mercati ha ridotto il rishio di contrarre il virus H7N9. E il 5 maggio anche tutti i mercati di pollame nella provincia del Guandong sono rimasti chiusi.
I numeri del settore sono impressionati. Negli ultimi 5 anni, il mercato avicolo è cresciuto a un tasso annuo del 7.7% arrivando a produrre un giro d'affari del 75.3 miliardi di dollari.
In Cina, circa il 60% della produzione di pollame proviene da piccole aziende agricole a conduzione familiare. Siamo nella provincia cinese, e le piccole aziende spesso sono i cortili delle case dei contadini dove i polli vengono allevati insieme ad altri animali domestici. In molte aree rurali l'allevamento di animali è stato a lungo incoraggiato come metodo per aiutare i contadini a incrementare il loro reddito. Ma le vaccinazioni e le condizioni igieniche della macellazione non possono essere garantite a questa scala aziendale, come è anche difficile monitorare per esempio l'uso di antibiotici.
Circa l'80% del settore agricolo è fatto da queste piccole aziende a conduzione famigliare e il grande numero
di piccole aziende è il maggior ostacolo all'organizzazione, al monitoraggio e la definizione di standard
produttivi di qualità. L'espressione diretta di questo metodo di allevamento sono i cosiddetti "wet markets", i mercati in cui i contadini portano i loro animali vivi e li macellano sul posto. Nonostante questo canale di distribuzione della carne sia in declino, i wet markets rimangono tuttavia molto diffusi nelle città più piccole e sono presenti anche in metropoli come Shanghai.
In realtà, per il momento la questione importante rimane quella di capire quale sia la principale riserva di questo virus. Mentre i mercati sono una delle ragioni di diffusione del virus è però importante capire quali e quanti sono gli animali infettati e il meccanismo di trasmissione.
Links:
- Paper (Integrative Zoology): Novel Human H7N9 influenza Virus in China
- Paper (Lancet): Human infections with the emerging avian influenza A H7N9 virus from wet market poultry: clinical analysis and characterisation of viral genome
- Bloomberg News: Bird flu eases as China shuts poultry markets
- Embassy of the Kingdom of the Netherland, Department of Agriculture, Nature and Food Quality. An overview of China's Poultry industry
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