A
ciò che resta di me chiedo a cosa servono queste pagine inutili
destinate alla spazzatura e alla sottrazione, perdute ancora prima di
trovarsi fra le carte lacerate del Destino.
Me
lo chiedo e vado avanti. Scrivo la domanda, la avvolgo con nuove
frasi, la dipano con nuove emozioni. E domani scriverò ancora,
continuando il mio stupido libro, le impressioni quotidiane della mia
mancanza di convinzione piena di freddo.
Che
siano scritte, così come sono. Quando si è giocato a domino, che
si sia vinto o che si sia perso, dobbiamo capovolgere le pedine, e il
gioco finito è nero.
-
Il libro dell'inquietudine, Fernando Pessoa
(via
)
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