“Carissimo amore mio,
vivere è una cosa fredda e tecnica senza di te, una maschera mortuaria della vita. Alle sette ho fatto il bagno, ma tu non eri nella stanza accanto per fare un battesimo di tutto ciò che pensavo.
Alle otto sono andata alla ginnastica, ma tu non eri lì a trasformare il movimento in una mietitura di brezza.
Alle nove sono andata alla tessitura e un vecchio col grembiule bianco cantilenava formule magiche, ma tu non eri lì a far sembrare religiosa la sua voce implorante.
A mezzogiorno ho giocato a bridge e ho osservato il profilo del Dr. Forel che tagliava il cielo, controluce. Tutto il pomeriggio sono stata a scrivere parole fradice nella pioggia e mi sentivo tutta inzuppata dentro e pensavo a te. Quando una persona attraversa la tua fronte alta e scivola giù nelle dolci valli intorno alla tua cara bocca è come Annibale che attraversa le Alpi - ti amo, caro. Tu non cammini come una persona che fende la tempesta ma come una persona molto sorpresa dei propri mezzi di locomozione, che quasi non tocca terra, come se ogni passo fosse sperimentale.
E sei un tesoro e deve essere tremendo avere una persona che cerca sempre di insinuarsi dentro te come faccio io -
Buona notte, mio Dolce Amore
P.s. manda il grammofono per favore.”
- Zelda Sayre Fitzgerald, Autunno 1930 (A Scott)
sabato 7 ottobre 2017
"Carissimo amore mio, vivere è una cosa fredda e tecnica senza di te, una maschera mortuaria della..."
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