In realtà avrei voluto intitolare questo post 10 buone ragioni per leggere ebook ma poi di buone ragioni ne ho trovate solo 6. Gli scettici dell'ebook inizieranno a sorridere, ma se anche i motivi sono solo 6, secondo me non sono niente male. E poi magari voi ne riuscite a trovare altri quattro.
1. Il prezzo Da qualche anno tento di tenere d'occhio la spesa in libri con un'app che si chiama Expensify (sto facendo in via totalmente gratuita un po' di pubblicità e non metto il link) e nel mio bilancio di fine anno ho fatto molti passi in avanti nel risparmio da quando ho investito in un e-reader. Se cercate per esempio l'ultimo romanzo di Franzen, Purity, 8 euro contro i 17 della copertina rigida (in un noto store che non nomino) fanno uno sconto quasi del 50%. E sulla quantità il risparmio si fa sentire. Un po' come andare per saldi.
2. Avere immediatamente il libro che si vuole Purity di Franzen mi porta dritto dritto alla seconda fantastica ragione (che nel mio cuore è la prima) per cui adoro gli ebook: poter leggere subito un romanzo per esempio di un autore americano. Quanti giorni dovrei aspettare altrimenti per metterci gli occhi sopra? a essere fortunati starei a friggere 5 o 6 giorni, poi sicuramente il corriere passerebbe proprio in quel momento in cui sono fuori casa, e ci sarebbero oltre i 17 euro le spese di spedizione... perché mica si può aspettare l'uscita della traduzione italiana... un anno dopo...
3. Leggere nelle posizione preferita Se anche a voi piace leggere nelle posizioni più improbabili - sdraiato, prono, supino, di nuovo prono, seduto mangiando una mela o bevendo una tazza di caffé (e perché no di tè) come nel video qui sotto - girare pagina non è più un problema se il vostro e-reader è touch.
4. Lo spettacolo di leggere a letto di notte A rigore questa dovrebbe essere la ragione 3b, ma volete mettere poter leggere a letto con la luce integrata del vostro e-reader nella posizione più comoda, quella che vi pare? è talmente bello che secondo me come ragione vale un posto a sé.
5. Poter annotare, evidenziare, mettere segnalibri senza rovinare il libro Questa è una cosa un pochettino sottovalutata, ma è assolutamente fantastica per chi adora appuntarsi frasi, segnarsi qualcosa: sì, sì, cos'è che Franzen in Purity dice della statistica?
he hoped would revolutionize the teaching of statistics
Ecco, l'ho evidenziato, ho aggiunto un bookmark. Con l'ebook, si può fare tutto questo: annotare, evidenziare, mettere segnalibri senza rovinare il libro, senza il bisogno di riportare, al fondo del libro, i numeri delle pagine da ricordare. E' tutto facile, ed è bello conoscere le frasi più sottolineare dagli altri lettori. Perché è bello condividere quello che piace di un libro.
6. Poter andare in giro con una libreria in tasca E' innegabile, pesa un'inezia, sta nella tasca della giacca, lo metto nella borsa che mi porto dietro col pc e ho una libreria in tasca. Dove voglio e quando voglio, in coda alla posta o in pausa pranzo.
Non fraintendetemi, anche a me piace la poesia del libro. Intendo proprio l'oggetto libro.
Ovunque vada, il mio occhio cade sulle sue mille apparizioni, che sia in uno di quegli store che si trovano nelle stazioni o negli aeroporti, o che sia la vetrina di una piccola libreria incrociata per strada piuttosto che quella del caffé in cui si fa booksharing; oppure il banchetto di un bouquiniste o ancora tra le mani di qualcuno sulla metro o su un bus.
Casa mia è piena di libri. Mi piace l'odore della carta. Mi piace di tanto in tanto sfogliare il Don Chisciotte o leggermi un racconto di Hemingway. Ma devo anche fare attenzione ad aprire Anna Karenina, un Garzanti pagato 600 lire - venuto al mondo prima di me ;-) .
E mi piace anche accendere il mio e-reader, dare un'occhiata in wi-fi alle ultime uscite, leggere il capitolo di anteprima, proprio come se fossi in libreria, o avere subito quel libro che altrimenti dovrei aspettare con infinita pazienza.
Mi piace il libro di carta ma mi piace sempre di più l'ebook. E a voi?
Be', devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? (Manhattan, W. Allen)
Avete presente Woody Allen in Manhattan, con la sua lista delle cose per cui vale la pena vivere?
Ok. Per me... io direi... il buon vecchio Groucho Marx tanto per dirne una, e Joe Di Maggio e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potato Head Blues... i film svedesi naturalmente... L'educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere dipinte da Cézanne, i granchi da Sam Wo, il viso di Tracy...
Adesso vorrei fare come Woody Allen e tirare lungo con il viso di Tracy, ma... ecco, quello che mi premeva dire è che io, nella mia lista, tra le mie cose, ci metterei scrivere poesia. Guardarsi attorno, cercare di farlo ogni volta con occhi nuovi, correre dietro qualche sensazione, mischiare le parole. Questa è la mia ricetta. Intendo per scrivere poesia.
La ricetta della poesia
A questa ricetta ci ho pensato capitando per caso, via Twitter, sullo sfizioso blog Due cuori e una forchetta: che vita sarebbe senza buon cibo e dei bei racconti? E' qui che mi è venuto in mente Woody Allen e la storia della ricetta. Se in una manciata di parole dovessi dire cos'è per me la poesia, eccovi serviti: guardarsi attorno, cercare di farlo ogni volta con occhi nuovi, correre dietro qualche sensazione, mischiare le parole.
Invarianze di scala
Nella figura wordcloud che vedete in cima a questa pagina, ci sono le parole che ho tentato di mischiare nel mia raccolta Invarianze di scala. Una bella sintesi delle poesie che ho pubblicato in Invarianze di scala, quella che mi piace di più, è della mia amica Crisantema Settestracci
E' finalmente uscita la mia raccolta di poesie Invarianze di scala. La potete trovare in ebook in vendita su Amazon, e sono molto orgoglioso della copertina ;) Estratto
Perché non pesi niente come un granello di sabbia quel tanto che serve a lasciare un'impronta su un ritaglio di cuore
Wow, poche pagine, ed è ecco la prima sorpresa. Il prologo è davvero originale. Come del resto originale e intensa è la descrizione degli ultimi momenti di vita delle vittime. La scelta stilistica adottata trasmette una notevole tensione emotiva. E un tocco di mistero aiuta a tenere alta la tensione anche nel seguire la storia laterale che coinvolge uno dei personaggi. Superata la sorpresa del prologo, la storia inizia annodando i fili di una storia tra padre e figlio. Bella scelta. Forse l'unico punto di debolezza è proprio lo sviluppo della storia di questo padre, anche se l'epilogo è essenziale per creare nella storia del figlio un punto di crisi. In ogni caso funziona.
Un thriller cinematografico I dialoghi sono molto buoni e perfettamente integrati nell'economia della storia. I personaggi sono ben delineati e hanno una loro connotazione precisa che arriva subito al lettore, anche se l'autrice non entra nel profondo delle loro motivazioni; ma dopotutto siamo nel genere thriller e non nel romanzo psicologico e il risultato di questa scelta va a favore della scorrevolezza della lettura. E davvero le pagine scorrono fino a quando i personaggi convergono alla scena finale, costruita con un crescendo che riesce nell'intento di creare un coinvolgimento emotivo. Anche le descrizioni del paesaggio - la pioggia, le giornate di sole - sono funzionali alla storia e aiutano a creare l'atmosfera senza cadere nel banale. La trama articolata ma non arzigogolata a pensarci bene quasi quasi rende questo thriller cinematografico. Rating: 5 stelle
Sono sempre un po' scettico quando devo recensire delle poesie. C'è il linguaggio da valutare, ci sono le immagini evocative - la poesia, come la musica, è evocativa - e questi due elementi devono mescolarsi assieme per dare forma a qualcosa di originale. Insomma, non è facile recensire poesie.
Così ho iniziato, pagina dopo pagina...
Leggendo la prefazione di questa Micro Raccolta di Poesie, sono rimasto spiazzato e ho pensato che sì, la poesia ha bisogno di onestà e verità. E coraggio.
E ce ne vuole di coraggio ad introdurre una raccolta di poesie con una citazione biblica: sono parole forti che non concedono nulla al superfluo e il rischio che si corre usandole è quello che le proprie parole non reggano il confronto.
Lo stile
E invece il confronto in questo caso regge grazie anche alla scelta originale di inserire al fondo delle poesie versi dal sapore biblico. La scelta stilistica è di usare versi brevi, concisi, incisivi. Non si concede nulla al superfluo, è una poesia di verit. E si sente una ricerca interiore, nei versi, che è addolcita dai ricordi.
Non lasciatevi ingannare dalla sinossi: il taccuino stile Moleskine, le pagine su cui prendere appunti. L'idea di trasformare il libro anche in un taccuino è molto azzeccata, ma la cosa più rilevante di Una Micro Raccolta di Poesie sono le poesie: il contenuto e non il pacchetto.
Sono molto orgoglioso della copertina del mio libro che uscirà a breve. Mi piace molto.
Una raccolta di poesie
Sì, un libro, finalmente. In maniera un po' improvvisa mi sono deciso e ho detto: "Basta!". Ho una raccolta di poesie ed è inutile continuare a leggerle e rileggerle cambiando le virgole. Che siano perfette oppure no, virgole e poesie, è ora di pubblicarle.
Alcune di queste poesie potete leggerle nella sezione Poe Tries di questo blog, come anteprima. Le altre a brevissimo le potrete leggere nell'ebook che sto terminando di preparare. A questo proposito, non posso tacere di essere un grande fan di Calibre, che sto usando insieme a Word.
Nel frattempo, sto cercando di scrivere una prefazione interessante ;)