apezziperaverabbracciatolenuvole:
“Lo strumento essenziale per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole. Se siete in grado di controllare il significato delle parole, sarete in grado di controllare le persone che devono utilizzarle. George Orwell ha chiarito questo punto nel suo romanzo 1984. Ma un altro modo di controllare le menti delle persone è quello di controllare le loro percezioni. Se riuscite a far loro vedere il mondo nel modo in cui lo vedete voi, allora penseranno come voi. La comprensione fa seguito alla percezione. Come fare per indurli a vedere la realtà che voi vedete? Dopo tutto, si tratta di una realtà tra le tante. Le immagini ne sono l'elemento costitutivo: le figure. Ecco perché la capacità della Tv di influenzare la mentalità dei giovani è così spaventosamente vasta. Le parole e le figure vi appaiono sincronizzate, e si presenta la possibilità concreta di un controllo totale dello spettatore, specialmente se giovane. La visione televisiva è una specie di apprendimento in stato di sonno. L'elettroencefalogramma di una persona che guarda la Tv mostra che dopo mezz'ora il cervello si comporta come se nulla stesse accadendo: precipita in uno stato di torpore ipnotico ed emette onde alfa. Ciò succede in coincidenza con un movimento oculare ridotto. Inoltre, gran parte dell'informazione si presenta in forma grafica e raggiunge, pertanto, l'emisfero destro del cervello, invece di essere elaborata dal sinistro, dove è situata la personalità conscia. Recenti esperimenti indicano che buon parte di ciò che vediamo scorrere sullo schermo del televisore viene percepito a livello subliminale. È una nostra illusione quella di vedere realmente le immagini trasmesse. Il grosso dei messaggi elude la nostra attenzione: dopo aver guardato la Tv per alcune ore, non sappiamo esattamente cosa abbiamo visto. I nostri ricordi sono confusi, come capita per i sogni: le lacune vengono colmate solo retrospettivamente. E falsificate. Abbiamo inconsapevolmente partecipato alla creazione di una realtà spuria, e poi ce la siamo educatamente bevuta. Abbiamo contribuito alla nostra stessa rovina.”— Philip K. Dick, Se vi sembra che questo mondo sia brutto
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