martedì 6 marzo 2018

iosonorockmaballoiltango: Da lontano – il poeta prende la parola. Le parole lo portano –...

iosonorockmaballoiltango:

Da lontano – il poeta prende la parola.

Le parole lo portano – lontano.

Per pianeti, sogni, segni… Per le traverse vie

dell’allusione. Tra il sì e il no il poeta,

anche spiccando il volo da un balcone

trova un appiglio. Giacché il suo

è passo di cometa. E negli sparsi anelli

della causalità è il suo nesso. Disperate –

voi che guardate il cielo! L’eclisse del poeta

non c’è sui calendari. Il poeta è quello

che imbroglia in tavola le carte,

che inganna i conti e ruba il peso.

Quello che interroga dal banco,

che sbaraglia Kant,

che sta nella bara di Bastiglie

come un albero nella sua bellezza.

E’ quello che non lascia tracce,

il treno a cui non uno arriva

in tempo…


Giacché il suo


è passo di cometa: brucia e non scalda,

cuoce e non matura – furto! scasso! –

tortuoso sentiero chiomato

ignoto a tutti i calendari.

Marina Cvetaeva



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