martedì 13 settembre 2016

"Paul Eluard si sentì solitario, oscuramente solitario, come un abbandonato esploratore cieco. Non..."

“Paul Eluard si sentì solitario, oscuramente solitario, come un abbandonato esploratore cieco. Non conosceva nessuno, non gli si aprivano le porte. Gli cadde addosso la vedovanza; si sentiva lì solo e senza amore. Mi diceva: «Abbiamo bisogno di vedere la vita in compagnia, di partecipare a tutti i frammenti della vita. È irreale, è criminale la mia solitudine».
Chiamai i miei amici e lo costringemmo a uscire. A denti stretti lo portarono a percorrere le strade del Messico e in una di quelle svolte incontrò l'amore, con il suo ultimo amore: Dominique.”

- Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto (ricordando l'amico Paul Eluard)

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