martedì 8 dicembre 2015

Recensione: Sotto i suoi occhi di Olga Gnecchi

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Wow, poche pagine, ed è ecco la prima sorpresa. Il prologo è davvero originale.

Come del resto originale e intensa è la descrizione degli ultimi momenti di vita delle vittime. La scelta stilistica adottata trasmette una notevole tensione emotiva. E un tocco di mistero aiuta a tenere alta la tensione anche nel seguire la storia laterale che coinvolge uno dei personaggi.

Superata la sorpresa del prologo, la storia inizia annodando i fili di una storia tra padre e figlio. Bella scelta. Forse l'unico punto di debolezza è proprio lo sviluppo della storia di questo padre, anche se l'epilogo è essenziale per creare nella storia del figlio un punto di crisi. In ogni caso funziona.


Un thriller cinematografico

I dialoghi sono molto buoni e perfettamente integrati nell'economia della storia.
I personaggi sono ben delineati e hanno una loro connotazione precisa che arriva subito al lettore, anche se l'autrice non entra nel profondo delle loro motivazioni; ma dopotutto siamo nel genere thriller e non nel romanzo psicologico e il risultato di questa scelta va a favore della scorrevolezza della lettura.

E davvero le pagine scorrono fino a quando i personaggi convergono alla scena finale, costruita con un crescendo che riesce nell'intento di creare un coinvolgimento emotivo.

Anche le descrizioni del paesaggio - la pioggia, le giornate di sole - sono funzionali alla storia e aiutano a creare l'atmosfera senza cadere nel banale.

La trama articolata ma non arzigogolata a pensarci bene quasi quasi rende questo thriller cinematografico.

Rating: 5 stelle


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