Per quasi due secoli, gli studiosi hanno discusso se l'autore di alcune delle 325 righe che compaiono nell'edizione del 1602 della "Tragedia Spagnola" di Thomas Kyd fosse William Shakespeare.
L'anno scorso, lo studioso britannico Brian Vickers ricorrendo a tecniche di text mining arrivò alla conclusione che i cosiddetti Additional Passages erano di Shakespeare.
In un articolo che sarà pubblicato sulla rivista Notes and Queries, Douglas Bruster (prosessore alla University of Texas) afferma di aver trovato qualcosa di più vicino a una prova definitiva ricorrendo ad un metodo meno hitech: l'analisi della grafia disordinata di Shakespeare.
Trovare alcuni dei versi di Shakespeare nell'opera di un altro scrittore non dà il brivido della scoperta di una poesia inedita del Bardo. E' però il segno dell'interesse attuale degli studiosi per Shakespeare come drammaturgo che ha spesso collaborato con altri - probabilmente per alcune tragedie che oggi sono interamente attribuite a lui.
"Shakespeare non era un genio solitario", ha dichiarato Vickers. "Era un uomo di teatro. Se la sua compagnia aveva bisogno di una nuova tragedia, si metteva al lavoro con altri per scriverla".
Articolo originale (New York Times)
- Much Ado About Who: Is It Really Shakespeare?
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