sabato 2 febbraio 2013
Arte e realtà: il caso del Maxxi di Roma e la censura per motivi elettorali
Il contesto nel quale l'arte viene presentata deve essere asettico, l'arte non deve contaminare la società, i musei devono essere camere sterili senza punti di contatto con la realtà.
E' più o meno quello che ha dichiarato Giovanna Melandri (Presidente del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo) vietando la proiezione del film documentario "Girlfriend in a coma" di Annalisa Piras e Bill Emmott, l'ex direttore dell'Economist, e sostenendo che un film che parla del declino del paese e del signor Bunga Bunga ha valenza politica ed è pertanto inadatto in campagna elettorale.
Dunque durante le campagne elettorali dobbiamo vivere in una bolla d'aria ossigenati solo dalle parole, dai programmi, dalle promesse dei politici; dobbiamo vivere in un villaggio Potemkin fatto di cartapesta colorata per nascondere rovine e detriti, in cui la realtà sfuma in irrealtà e viceversa e i protagonisti [sempre gli stessi] recitano copioni preconfezioni davanti ad un pubblico plaudente esibito come popolo (Barbara Spinelli, Il Rubygate e l'operazione banalità).
O piuttosto, come società, non è giusto che facciamo i conti con la realtà che politici disastrosi ci hanno consegnato? e li facciamo ora, subito, perché questo è il momento che conta, anziché rimuovere tutto per un attimo, rinviare a dopo, a qualche discussione oziosa in salotti eleganti.
Se il film documentario di Bill Emmott durante la campagna elettorale facesse scandalo, a maggior ragione il presidente di un'istituzione museale dovrebbe caldeggiarne la proiezione. L'arte è scandalo, perché uno scandalo è qualcosa che ci spinge a rimettere in discussione la nostra visione del mondo: proprio quello che cerca di fare l’arte migliore. Lo scandalo di per sé merita di essere considerato un’opera d’arte.
Forse, forse, che alla presidenza di istituzioni museali non dovrebbero andarci politici sensibili prima di tutto alle esigenze di altri politici?
Il trailer del film
Cosa racconta Girlfriend in a coma
Bill Emmott, Un paese che rifiuta la realtà
E speriamo in questa promessa
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